Covid in Italia, sale l’incidenza e Rt torna a 1

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Se Covid-19 in questi anni ci ha stupito, per una volta le previsioni non potevano essere più precise. A qualche settimana dal ritorno a scuola, e con le temperature in discesa, tornano a salire i contagi da Covid-19 e l’indice di contagiosità Rt arriva a 1, raggiungendo la soglia epidemica.

Così non stupisce troppo la decisione del governo di conservare le mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa. Nella serata di ieri è il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che proroga fino al 31 ottobre l’obbligo di indossarle nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite, gli hospice, le strutture riabilitative e quelle residenziali per anziani.

Mentre la campagna vaccinale sulle quarte dosi per over 60 e fragili va avanti non proprio a spron battuto, nonostante i nuovi vaccini aggiornati a Omicron, di Covid si parla poco ma il virus circola ancora. L’incidenza settimanale a livello nazionale, ci dice l’Istituto superiore di sanità, sale a 325 casi ogni 100.000 abitanti (23-29 settembre) contro 215 ogni 100.000 abitanti (16-22 settembre).

Nel periodo 7–20 settembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1  (range 0,86-1,26), in aumento rispetto alla settimana precedente – quando era 0,91 – e pari al valore soglia. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento, ma ancora sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,90-1,00) al 20 settembre contro Rt=0,87 (0,82-0,91) al 13 settembre.

Una risalita che ancora non ha avuto importanti riflessi sugli ospedali: il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva è stabile al 1,4% (rilevazione al 29 settembre ) contro sempre l’1,4% di 7 giorni prima.  Nelle aree medici il dato sale al 6% dal 5,3%.

Insomma, Sarà-Cov-2 dopo aver toccato il ‘fondo’, con l’inizio dell’autunno è tornato a circolare. Ma cosa sta accadendo?

Stando al report degli ospedali sentinella Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), l’incremento dei ricoveri “è interamente a carico dei pazienti Con Covid, ovvero coloro che non hanno sviluppato sintomi respiratori ma sono arrivati in ospedale per curare altre patologie e sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone. Se questo dato può indicare un leggero aumento delle infezioni, non depone per un aumento dei ricoveri Per Covid, coloro che sviluppano sindromi respiratorie e polmonari tipiche della malattia da Covid, che calano invece del 2,1% rispetto alla settimana scorsa. Al momento, dunque, non si registrano segnali di risalita”, precisano da Fiaso.

Insomma, “la maggiore circolazione del virus che ha portato a una risalita dei contagi. La piccola percentuale di decrescita dei ricoverati Per Covid nei reparti ordinari, inoltre, non fa pensare alla temuta inversione di tendenza con l’arrivo dell’autunno e la riapertura delle scuole”, secondo il presidente Giovanni Migliore.

“Apprezziamo profondamente l’ordinanza con cui il ministro ha prorogato al 31 ottobre l’obbligo di indossare le mascherine nelle strutture sanitarie. Si tratta di un atto di sanità pubblica che serve a tutelare la salute degli operatori sanitari, oltretutto in grave carenza di organico, tanto che malattie – o peggio – diventano un grave problema”, sottolinea Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). “Indossare la mascherina protegge soprattutto i pazienti fragili, che sono i principali frequentatori delle strutture sanitarie, a cominciare dagli studi professionali della medicina di famiglia”,

“Auspichiamo che la stessa decisione possa essere presa in continuità anche per il futuro – aggiunge Scotti – nell’ambito delle azioni che competeranno al prossimo Governo. L’uso delle mascherine, soprattutto quando ci si trova in strutture sanitarie, aiuta infatti ad evitare la diffusione del contagio, non solo da Covid, che nei confronti di pazienti fragili può essere molto pericoloso, ma di tutte le malattie trasmissibili per via aerea come l’influenza, le malattie respiratorie da batteri o da virus e anche il semplice raffreddore”.

Le prossime settimane ci aiuteranno a capire se la nuova normalità è davvero iniziata e la convivenza con il virus pandemico non comporterà costi eccessivi.

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