Il suo era stato annunciato come il vaccino in grado di convincere i no vax. Nel frattempo è arrivata la variante Omicron, ma la pandemia non è finita. La ricerca Novavax comunque non si è fermata: l’azienda biotech ha infatti appena presentato i risultati degli studi sul suo vaccino combinato Covid-influenza.
Al World Vaccine Congress Europe 2022, appena concluso, Novavax ha portato i dati dello studio di fase III PREVENT-19 e dello Studio 307 (Lot Consistency). I primi hanno dimostrato che il vaccino a base di preteine contro Covid-19 di Novavax (NVX-CoV2373) ha soddisfatto il suo endpoint immunologico pre-specificato. Anche lo Studio 307 ha soddisfatto il suo endpoint primario, dimostrando che tre lotti del vaccino Novavax testati come potenziamento (booster) eterologo hanno indotto risposte immunitarie coerenti in adulti già vaccinati in precedenza tra i 18 e i 49 anni.
Ma non è tutto. Novavax ha annunciato i risultati positivi dello studio clinico di fase 1/2 del suo potenziale vaccino combinato Covid-influenza (Cic). I dati hanno dimostrato la capacità del vaccino di generare risposte immunitarie, comprese quelle anticorpali e delle cellule T CD4+ polifunzionali (linfociti che aiutano a coordinare la risposta immunitaria) contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave e ceppi influenzali omologhi ed eterologhi. Questo prodotto combina in un’unica formulazione il vaccino Covid-19 di Novavax e il suo candidato vaccino influenzale quadrivalente.
“Questi dati sono un’ulteriore dimostrazione del profilo di immunogenicità e sicurezza del vaccino Covid-19 Novavax come richiamo, a prescindere dal vaccino utilizzato per la dose primaria”, ha detto Gregory M. Glenn, presidente della divisione Ricerca e Sviluppo presso Novavax. E “suggeriscono che il nostro vaccino potrebbe essere efficace anche contro le varianti come Omicron. Siamo impazienti di condividere i dati dalle sperimentazioni in corso volte a valutarne il potenziale di efficacia come richiamo contro queste varianti, inclusa BA.4/5”.
Quanto alla questione della sicurezza, il profilo del vaccino contro Covid e influenza è risultato “coerente con il vaccino NVX-CoV2373 e con le formulazioni di riferimento del vaccino influenzale quadrivalente candidato allo studio. Il vaccino Cic è risultato generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi gravi si sono verificati raramente e nessuno è stato ritenuto correlato al vaccino”, afferma l’azienda.
Entrambi i vaccini a base di proteine utilizzati nella sperimentazione sono stati formulati con l’adiuvante Matrix-M* brevettato da Novavax a base di saponine, progettato per potenziare la risposta immunitaria e stimolare alti livelli di anticorpi neutralizzanti. Lo studio di fase 2, fa sapere l’azienda, inizierà entro fine anno.
C’è ancora da fare, ma “i risultati di oggi dimostrano che il nostro candidato vaccino combinato Covid9-influenza non solo è fattibile, ma è anche ben tollerato e in grado di indurre risposte sia anticorpali che delle cellule T”, continua Glenn.
“Stiamo vivendo un periodo di transizione verso una circolazione endemica del virus. Riteniamo che il nostro vaccino combinato a base di proteine possa contribuire ad affrontare in un’unica formulazione due minacce alla salute pubblica globale”. La ricerca sui vaccini contro Covid-19 non si ferma, ma la richiesta ha subito un netto rallentamento. Nessuno sa ancora cosa accadrà nell’inverno ormai alle porte, ma c’è da chiedersi che fine faranno milioni di dosi di vaccino anti-Covid ormai prossime alla scadenza.
