In mancanza del bollettino quotidiano, il polso della pandemia da Covid-19 in Italia arriva dagli ospedali sentinella Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).
Ebbene, dopo la ‘fiammata d’autunno’ scende leggermente la curva dei ricoveri Covid: in una settimana il numero dei pazienti scende del 6,3%. Nel report settimanale si registra una lieve variazione relativa esclusivamente ai ricoverati nei reparti ordinari Covid, mentre non subiscono alcuna oscillazione le presenze in terapia intensiva, comunque limitate.
Guardando alla Penisola, la discesa dei ricoveri Covid è più significativa negli ospedali del Nord (-9,3%), seguiti da quelli del Sud dove i pazienti calano dell’8%. Nelle strutture ospedaliere del Centro, invece, la situazione appare sostanzialmente stabile (-0,6%).
In Rianimazione la stragrande maggioranza dei pazienti positivi è contestualmente affetta da altre patologie e, ancora una volta, per lo più o non vaccinata o vaccinata da oltre sei mesi e dunque sprovvista della copertura della quarta dose.
Anche con la diffusione di Omicron 4 e 5, a risentire di più del virus sono i soggetti anziani e fragili. Ma con qualche distingio: come precisa Fiaso i no vax in terapia intensiva hanno in media 63 anni mentre tra i vaccinati l’età media sale a 70 anni.
Oggi negli ospedali sentinella Fiaso il 44% dei pazienti è costituito da ricoverati ‘per Covid’, con sindromi respiratorie e polmonari; la restante parte – ovvero la magioranza – è rappresentata da pazienti con Covid, trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero ma arrivati in ospedale per curare altre patologie.
Tra gli under 18 presenti nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di Pediatria degli ospedali della rete Fiaso, si osserva una stabilità dei ricoveri. I numeri, comunque, sono estremamente ridotti.
