Capitani coraggiosi, storie di uomini al fianco di donne con tumore

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Nelle strade d’Italia si muovono, invisibili, tanti capitani coraggiosi: padri, mariti, fidanzanti, amici, fratelli o figli, che vivono al fianco di donne che stanno affrontando una diagnosi di tumore. Donne coraggiose, ma anche uomini generosi e altruisti, costretti a fare i conti con spaesamento, paura, incertezza. Loro, ma anche di compagne, figlie, sorelle e amiche.

Colpiscono al cuore le storie di #afiancodelcoraggio, il Premio letterario ideato da Roche per accendere i riflettori sui caregiver maschili che accompagnano una donna nel percorso di cura, arrivato alla VI edizione. Perchè se spesso a prendersi cura sono le donne, quando si ammalano la prospettiva si ribalta e sono loro ad aver bisogno di attenzione.

Il Complesso monumentale Santo Spirito in Sassia si è illuminato di blu ieri sera per la VI edizione del concorso. Anche per il 2023 il Premio si avvale della partnership con Anica Academy ETS, l’alta scuola di specializzazione in cinema, audiovisivo e media entertainment. I giovani allievi del corso “Creare Storie”, come parte del loro project work finale, anche quest’anno dovranno sviluppare tre soggetti ispirati ai racconti finalisti da sottoporre alla Giuria del Premio #afiancodelcoraggio che decreterà il vincitore da far diventare un cortometraggio/spot.

La Giuria della V edizione, presieduta da Gianni Letta (e composta da Saverio Cinieri, Angela Coarelli, Marco Costa, Sergio Del Prete, Elisabetta Iannelli, Giovanni Parapini, Enrico Vanzina ed Emanuela Zocaro), ha presentato in anteprima “Un bagaglio leggero”, spot tratto dal racconto vincitore di #afiancodelcoraggio 2021-2022, interpretato da Matteo Cirillo, Francesca Anna Bellucci e Blas Roca Rey, con la regia di Alessandro Guida e Daniele Barbiero.

Uno spot che racconta la storia di Beatrice con la voce del suo papà, un capitano che “non affonda con la sua nave, ma è solo l’ultimo a scendere”. Lo spot andrà in onda sulle reti Mediaset e nei circuiti cinematografici partner dell’iniziativa (Circuito Cinema, Massimo Ferrero Cinemas e The Space).

La nuova edizione

Per la nuova edizione gli uomini che si prendono cura di una donna con tumore sono invitati a condividere la loro storia attraverso il sito web www.afiancodelcoraggio.it entro il 15 marzo 2023. La Giuria farà una preselezione delle 10 storie semifinaliste e sal 12 aprile al 12 maggio 2023 accedendo al sito il pubblico potrà esprimere la propria preferenza attribuendo un like a una storia.

I tre racconti che avranno raccolto il maggior numero di like saranno nuovamente al centro del project work nell’ambito del corso di scrittura per giovani sceneggiatori “Creare Storie” a cura di Anica Academy ETS che avrà l’obiettivo di sviluppare 3 soggetti, valutati dalla Giuria per individuare quello destinato a diventare un cortometraggio/spot.

Un evento ospitato in un sito speciale: un complesso che è stato una corsia d’ospedale, finemente restaurato e presentato da Roberta Volpini, direttrice generale Asl Roma 1.

Un momento dell’evento a Roma per la nuova edizione di #afiancodelcoraggio

“#afiancodelcoraggio è un Premio giovane che fin dagli esordi ha avuto l’ambizione di voler cambiare la lente attraverso cui guardare all’esperienza della malattia, raccogliendo il punto di vista inusuale di uomini, papà, compagni, mariti, figli, amici che sono a fianco del coraggio di donne con malattia oncologica – ha detto Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia – in un contesto mutato e reso ancora più drammatico dai grandi eventi che ci colpiscono, dare voce a storie di speranza e di sorprendente normalità, a sentimenti profondi e quotidiani come la gioia, la paura, il dolore, la rabbia, diventa una responsabilità sociale verso quella che è la nostra storia collettiva come comunità. Nell’anno in cui ricorrono i nostri 125 anni di attività in Italia, essere parte integrante di questi racconti di vita ci inorgoglisce e ci offre lo sprone per fare sempre meglio”.

La presenza delle istituzioni

Nella serata, anche un video saluto di Orazio Schillaci, ministro della Salute, che ha sottolineato come il tumore si può affrontare con più forza e consapevolezza quando le pazienti possono contare sulla vicinanza e il supporto dei famigliari durante tutto il percorso di cura. Mentre il collega Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, ha evidenzato il ruolo fondamentale del linguaggio cinematografico nel trasmettere tutta la potenza di messaggi di alto valore sociale.

“Anno dopo anno il Premio porta  alla luce lo scenario spesso invisibile in cui si muove chi affronta una malattia, in questo caso migliaia di pazienti oncologici e le persone a loro vicine – ha detto Gianni Letta, presidente della Giuria – presiedere la Giuria di questo Premio, oltre che un onore e un privilegio, è per me uno straordinario punto di osservazione che mi mette in contatto con i valori del coraggio, della responsabilità e della dedizione così diffuse nel nostro Paese eppure per lo più nascoste e silenziose, ma determinanti per assicurare a tanti cittadini una vita degna anche nella fragilità della malattia”.

Il viaggio dopo una diagnosi di tumore

“Affrontare una diagnosi di cancro in famiglia è come intraprendere un viaggio. Un viaggio a volte lungo, sempre faticoso, doloroso ma anche pieno di speranza quando, ad affrontarlo, il malato non è da solo ma insieme ai propri cari, alla propria famiglia – ricorda Elisabetta Iannelli, avvocato e segretario generale Favo – e in particolare quando ad ammalarsi è un figlio o una figlia in tenera età. Il caregiver è talmente coinvolto nella sua insostituibile opera di assistenza al malato di tumore che spesso arriva a trascurare la propria salute, i propri interessi, il proprio lavoro, le amicizie. Un’indagine dell’Osservatorio Favo pubblicata nel 2021 ci riporta la drammatica fotografia della vita di chi vive accanto ed assiste un malato: il caregiver oncologico subisce contraccolpi che impattano anche sull’attività lavorativa e sullo status economico. È molto importante che si conosca il valore come anche le difficoltà di essere #afiancodelcoraggio, a fianco delle donne colpite da tumore, anche per individuare e realizzare strategie e strumenti di tutela e di sostegno per i caregiver familiari”. Capitani coraggiosi, che non scendono dalla nave.

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