Nuove frontiere della ricerca nella gestione di pazienti oncologici a rischio di linfedema. Se ne parla oggi all’Idi Irccs di Roma. Con la collaborazione di ‘Incontra Donna’, Onlus nata nel 2008 per “incontrare i bisogni delle pazienti con tumore del seno”, oggi viene presentato presso la struttura di via dei Monti di Creta un innovativo progetto di ricerca su esercizio fisico e tumore.
Al centro dell’attenzione, gli effetti di un programma di attività progressiva integrata con la pratica del canottaggio in pazienti oncologici a rischio di linfedema secondario degli arti.
Il linfedema è una malattia cronica, progressiva e debilitante che colpisce, in Italia, circa 40.000 persone ogni anno. Attualmente si registrano 300 milioni di persone affette da linfedema nel mondo. Con un trend in aumento, in conseguenza di una sempre maggiore sopravvivenza dei pazienti oncologici, grazie ai progressi in campo terapeutico e diagnostico.
“Si tratta – ha spiegato Paolo Marchetti, direttore scientifico Idi Irccs – di uno studio pilota clinico interventistico su pazienti oncologici a rischio di sviluppare linfedema secondario degli arti e che ha come obiettivi principali quello di monitorare eventuali modificazioni dello stato di salute psico-fisica dei pazienti arruolati nonché quello di monitorare la loro qualità di vita”.
“In Italia – ha ricordato Annarita Panebianco, direttore sanitario Idi – in Italia si stima che circa il 20% delle donne trattate per il tumore della mammella possano sviluppare linfedema dell’arto superiore, percentuale che sale al 40% nei pazienti Cancer survivor dopo tumori ginecologici e tumori della prostata, e al 67% nei pazienti sottoposti ad asportazione dei linfonodi inguinali come per il trattamento del melanoma cutaneo”. Dati che invitano ad un’attenta riflessione anche in vista di una risposta da dare nella gestione del paziente.
