Covid stabile in Italia, sì della Consulta a obbligo vaccini (e multe)

Covid febbre
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Sembra rallentare la corsa di Covid-19 in Italia. Anche se gli effetti dell’ondata autunnale ancora si fanno sentire sui ricoveri in ospedale. Ma nel giorno in cui arrivano i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia, tiene banco la notizia del pronunciamento della Corte Costituzionale in favore dell’obbligo di vaccino anti-Covid e delle multe per gli inadempienti.

Ricordiamo che l’obbligatorietà fu introdotta dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali – come medici e infermieri – e per gli over 50. Ebbene, la Corte ha ritenuto inammissibile la questione relativa all’impossibilità, per gli operatori sanitari non vaccinati, di svolgere l’attività lavorativa. A questo punto una montagna di sanzioni finora bloccate – secondo le stime circa 2 mln di euro – scatteranno per chi non si è vaccinato.

Quello della Consulta è “un grande riconoscimento per i vaccini, considerati strumenti fondamentali per combattere la pandemia – ha commentato il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli – Le ragioni della scienza sull’efficacia dei vaccini per la protezione della popolazione sono state riconosciute”. Anche dalla “stragrande maggioranza degli italiani, che si sono sottoposti alla vaccinazione, e dai 470.000 medici e odontoiatri italiani che hanno adempiuto all’obbligo vaccinale: il 99,2%, ossia la quasi totalità”. Per gli altri arriveranno le multe. 

I numeri della pandemia

Quanto a Covid-19, l’incidenza negli ultimi sette giorni a livello nazionale è stabile a 386 casi ogni 100.000 abitanti (25 novembre-01 dicembre), contro i 388 su 100.000 della settimana precedente. Non pochi, e dobbiamo considerare la sottostima legata al ricorso ai tamponi fai da te. Ma il dato è comunque inferiore (di pochissimo) rispetto a quello precedente.

Ancora in crescita, invece, l’indice di contagiosità Rt, che nel periodo 9-22 novembre è stato pari a 1,14 (range 1,05-1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente – quando era 1,04 – e ancora una volta superiore alla soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero invece diminuisce: Rt=1,01 (0,98-1,04) al 22 novembre contro Rt=1,07 (1,04-1,10) al 15 del mese scorso.

La fiammata di casi ha comportato un impatto ancora limitato sulle strutture sanitarie: il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva sale al 3,2% (rilevazione al 1 dicembre) contro il 2,5% (al 24 novembre). Nelle aree mediche a livello nazionale si sale invece al 13,3% (1 dicembre) contro il 12,0% (24 novembre).

Nei dettagli, il ministero segnala 227.440 nuovi casi positivi con una variazione di -0,7% rispetto alla settimana precedente (229.135). Sono stati invece 635 deceduti, +9,5% rispetto alla settimana precedente (580). Il tutto a fronte di 1.324.969 tamponi (+3,8% rispetto alla settimana precedente) e un tasso di positività al 17,2% (-0,7% rispetto alla settimana precedente).

La campagna vaccinale

Intanto la campagna vaccinale anti-Covid arranca, e il ministero della Salute prova a rilanciarla con uno spot mirato agli anziani e ai fragili. Obiettivo, mettere in luce l’importanza della protezione vaccinale contro Covid-19 e influenza per un ritorno alla normalità.

Il claim della campagna è ‘Proteggiamoci, anche per i momenti più belli –  Vacciniamoci contro Covid-19 e l’influenza stagionale’. Al centro della narrazione c’è un raduno festoso e affollatissimo in occasione del compleanno della nonna, con bambini, ragazzi e adulti alle prese con la preparazione del pranzo. Niente mascherine, ma l’invito ad approfondire le informazioni e a fugare i propri dubbi rivolgendosi direttamente al proprio medico di famiglia, ricordando che la vaccinazione contro Covid-19 può essere eseguita anche inseme a quella contro l’influenza.

“Proteggiamoci anche per i momenti più belli”, ha evidenziato il ministro della Salute Orazio Schillaci, presentando l’iniziativa. “E’ uno spot semplice, con un messaggio che può arrivare a tutti”. E “l’influenza quest’anno è particolarmente virulenta. Il target dello spot sono le fasce più a rischio, gli anziani e i fragili”, ha ricordato Schillaci.

Diversa la scelta narrativa della Asl Roma 2, che per ricordare l’importanza della vaccinazione ha puntato sui giovani e sul loro social, TikTok.

La grande Asl della Capitale ha realizzato un breve video, “Non smettiamo di aiutarci”, creato per TikTok con un testimonial non professionista e rivolto ai più fragili, agli anziani e a chi si prende cura di loro.

Covid-19, si spiega nel video, è come “un vento infame” che ha fatto cadere tante persone come le foglie. Ma la scienza ha cambiato le carte in tavola, e in questo autunno che si annuncia popolato di virus, abbiamo i vaccini per proteggere contro Sars-Cov-2 e influenza i più anziani e i fragili. L’invito è rivolto a loro: “Fallo per te e per chi ti ama”.

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