Covid in Italia, ricoveri in salita

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Non solo influenza: salgono ancora in Italia i ricoveri per Covid-19. E questo per la terza settimana consecutiva. I numeri sono ancora limitati, ma l’ultimo report degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) registra un incremento a doppia cifra dei pazienti nei reparti Covid: +15%. L’aumento dei ricoveri ospedalieri è maggiore al Sud (+26%) rispetto al Centro (+18%) e al Nord (+9%).

Se guardiamo i dettagli, la crescita è pressoché uguale sia per i reparti ordinari (+15,8%) che per le terapie intensive (+15,1%). Ma ad aumentare sono soprattutto quelli che gli esperti Fiaso chiamano pazienti Con Covid, arrivati in ospedale per curare altre patologie e positivi al tampone. In una settimana sono saliti del 19%, mentre i ricoverati per Covid-19 con sindromi respiratorie e polmonari aumentano ‘solo’ del 9%.

Nelle aree ospedaliere ordinarie dedicate a Covid il 68% dei pazienti, pur in isolamento, è in ospedale per curare altre malattie. Di contro, il 32% è composto da pazienti messi a dura prova da Covid-19. Questo, secondo Fiaso, testimonia la grande circolazione del virus, che tuttavia, incontra per lo più soggetti vaccinati, senza causare dunque sintomi e malattia con gravi conseguenze.

Situazione opposta nelle Rianimazioni Covid. Qui l’84% dei ricoverati è in gravi condizioni per Covid-19, con sintomi respiratori e polmonari. “La circolazione del virus è in aumento come avviene normalmente nella stagione invernale, ma al momento non ci sono segnali di preoccupazione: gli ospedali, dopo due anni di emergenza, sono ormai organizzati per affrontare la situazione e il numero di pazienti che sviluppano conseguenze gravi è ridotto grazie soprattutto alle difese offerte dal vaccino”, commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, convinto ormai che il virus sia diventato endemico.

“In rianimazione ci sono per lo più fragili con altre patologie e anziani con un’età media di 71 anni, eppure il 28% risulta non vaccinato: è a loro che va rinnovato l’invito alla somministrazione della quarta dose vaccinale, con l’auspicio che la campagna vaccinale appena rilanciata dal ministero della Salute possa incrementare le adesioni”, conclude Migliore.

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