Sciroppi per la tosse e farmaci contaminati

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Sembra incredibile, ma nell’era della medicina personalizzata ancora ci troviamo a contare i morti per il consumo di farmaci e sciroppi contaminati o falsificati. A scendere in campo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha lanciato un appello urgente ai Paesi per “prevenire, individuare e rispondere agli incidenti legati a prodotti medici sotto standard e falsificati”.

Negli ultimi quattro mesi, ha segnalato l’Oms, diversi Paesi hanno segnalato sciroppi per la tosse destinati a bambini contaminati da alti livelli di dietilenglicolo ed etilenoglicolo. I casi si sono verificati in almeno sette Paesi e sarebbero associati a oltre 300 vittime, per lo più bambini sotto i 5 anni. Gli alert dell’Oms sui prodotti coinvolti sono stati rapidamente diffusi in tutti i 194 Stati membri.

L’Agenzia di Ginevra ha chiesto prontamente la rimozione dal mercato dei farmaci contaminati. Le sostanze tossiche coinvolte sono prodotti chimici usati come solventi industriali e antigelo che “possono essere fatali anche se presi in piccole quantità e che – ricorda l’Oms – non dovrebbero essere mai presenti nei medicinali”.

Gambia, Indonesia e Uzbekistan fra i Paesi coinvolti. L’Oms ha sollecitato le agenzie regolatorie e i governi a individuare e rimuovere dalla circolazione tutti i farmaci sotto standard, ad aumentare la sorveglianza del mercato, inclusi i controlli sui prodotti in circolazione. L’Agenzia ha anche invitato i produttori di medicinali ad acquistare solo eccipienti di qualità da fornitori qualificati e di buona fede, oltre a tenere registri accurati e  completi per facilitare la tracciabilità durante le indagini in caso di incidenti.

I casi in Europa

Sul tema si era già pronunciata l’Oms Europa. Gli esperti hanno segnalato nelle scorse settimane il caso di due sciroppi contaminati scoperti nella regione: si tratta di medicinali per la tosse e per i sintomi di raffreddore e influenza, il cui produttore sarebbe l’azienda indiana Marion Biotech.

Questi farmaci non soddisfano gli standard e le specifiche di qualità. Ambronol e Dok-1 Max, questi i nomi degli sciroppi su cui è scattato l’alert, sono stati rilevati in Uzbekistan e segnalati all’Oms il 22 dicembre 2022. Le analisi condotte sui campioni hanno evidenziato che entrambi contenevano quantità eccessive di contaminanti.

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