Risonanza e Tac innovative al San Raffaele di Roma

San Raffaele Pisana
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Investire su apparecchiature innovative e hi-tech, in grado di incidere in termini di diagnostica, ma anche di consumi energetici, con ricadute importanti sull’esperienza dei pazienti. E’ la strada scelta dall’Irccs San Raffaele di Roma e dal Consorzio Mebic (Medical and Experimental BioImaging Center).

Punta di diamante della sezione diagnostica dell’Istituto romano è la nuova risonanza magnetica 3 tesla SIGNA Hero di GE HealthCare, la prima a essere installata in Italia e la seconda in tutta Europa.

La nuova risonanza magnetica ‘green’

Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione, spiegano dal San Raffaele, sviluppata per aiutare a migliorare il comfort del paziente – garantendo esami silenziosi e rapidi – e per ottimizzare i flussi di lavoro migliorando l’efficienza grazie all’elevata risoluzione delle immagini e alla riduzione delle tempistiche di scansione per singolo esame.

Un sistema innovativo anche da un punto di vista ambientale: parliamo di una risonanza a basso consumo, che consente una riduzione di energia del 34% rispetto ai sistemi di precedente generazione e che, grazie all’utilizzo di una tecnologia intelligente, utilizza fino al 67% di elio in meno.

“Dal punto di vista pratico”, spiega Alberto Pierallini, responsabile Diagnostica per Immagini dell’Irccs San Raffaele, “questa apparecchiatura permette di accedere in maniera semplice e rapida alle tecniche avanzate di risonanza magnetica, quali la spettroscopia e la perfusione che sono molto utili nelle diagnosi differenziali tra tumori e altre forme di patologie e la trattografia che consente la visualizzazione ‘virtuale’ dei fasci della sostanza bianca cerebrale e il loro coinvolgimento nelle varie patologie cerebrali. Nelle altre applicazioni consente di ottenere immagini di elevata qualità, con tempi decisamente più rapidi rispetto ai magneti tradizionali”.

Una Tac super veloce, come meno radiazioni

La Revolution CT, realizzata sempre da GE HealthCare, è un’apparecchiatura di ultima generazione che permette di effettuare esami 4-5 volte più veloci rispetto ai sistemi tomografi tradizionali, con una dose di radiazioni erogata 4-5 volte più bassa.

L’apparecchio consente di cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi, con risultati clinici di alta qualità. Inoltre, grazie all’elevatissima velocità di scansione, il macchinario risulta perfetto per eseguire esami anche su pazienti pediatrici e pazienti non collaboranti senza dover ricorrere alla sedazione.

“Parliamo di una TC cuore nel tempo di un battito”, afferma Marcello De Santis, radiologo dell’Istituto. “Sapere che l’apparecchiatura è in grado non solo di acquisire il volume del cuore al di sotto del secondo, ma anche di riconoscere ed evitare eventuali aritmie che potrebbero inficiare la riuscita dell’esame, permette di ottenere risultati diagnostici in ogni paziente”.

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