Sciopero benzinai, l’impatto su ambiente e salute

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Un possibile – e inatteso – effetto positivo per salute e ambiente dallo sciopero dei benzinai (dimezzato) di questi giorni. A segnalarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che diffonde i dati sull’inquinamento prodotto dai carburanti nel nostro Paese.

Dal trasporto privato in Italia ‘arrivano’ 105 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, il 25% del totale di CO2 immesso in atmosfera. “Le automobili ogni giorno utilizzate dai cittadini per i propri spostamenti generano emissioni nocive – ricorda il presidente Sima Alessandro Miani – L’elemento principale prodotto dai motori a combustione è l’anidride carbonica (CO2), ma c’è anche il CO, ossia il monossido di carbonio, sostanza velenosa particolarmente pericolosa per la salute umana, gli NOx, ovvero gli ossidi di azoto, l’anidride solforosa (SO2) e gli idrocarburi incombusti (HC)”.

Ecco allora che lo sciopero, se si traduce in una riduzione dell’utilizzo delle auto – e dunque delle emissioni – può avere un impatto sulla salute dell’ambiente e dell’uomo. Minore, certo, ma analogo a quanto visto nei mesi del lockdown Covid più duro.

Per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno basti pensare che nel 2019, prima della pandemia, le autovetture private hanno generato un totale di 105 miliardi di tonnellate di CO2. Oltretutto “il traffico veicolare nel suo complesso ha un impatto in termini di costi per anni di vita persi ogni anno nel nostro Paese compreso tra i 24 ed i 34 miliardi di euro”, conclude Miani.

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