Covid, cautela Oms mentre l’Italia prolunga tamponi voli da Cina

tamponi Covid Malpensa
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Mentre i numeri della pandemia in Italia migliorano settimana dopo settimana, l’Organizzazione mondiale della sanità si mostra prudente: ieri il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha precisato che Covid-19 “continua a costituire un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”. Intanto il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato l’intenzione di prolungare l‘obbligo di tampone all’arrivo dalla Cina (misura in scadenza oggi).

Detto, fatto. Il ministro ha annunciato un’ordinanza che prolunga i test obbligatori fino al 28 febbraio, per intercettare eventuali varianti anomale in arrivo dalla Cina. Ma come dobbiamo leggere la decisione dell’Oms? Fortune Italia lo ha chiesto a Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma.

La vaghezza delle informazioni dalla Cina

“In realtà – afferma Ciccozzi – la decisione sulla pandemia è allarmante per la stessa Oms, che così ammette di non avere dati certi da Pechino: c’è paura che dall’ondata in corso in Cina”, che attualmente sembrerebbe in rallentamento, “possano arrivare varianti anomale. Ma in realtà a darci informazioni importanti su questo fronte sono proprio i tamponi fatti in Italia sui passeggeri in arrivo da Pechino: si tratta sempre di Omicron. Ecco perchè sono convinto della correttezza della decisione del ministro Schillaci di prolungare i controlli, cosa che peraltro avevo auspicato”.

Tra Kraken e Orthrus

Tra le ultime varianti Covid a preoccupare gli esperti, abbiamo Kraken e Orthrus. In Italia, secondo la flash survey dell’Istituto superiore di sanità relativa al 10 gennaio, Kraken e Orthrus erano segnalate in crescita.

Bisogna anche dire che i sequenziamenti attribuibili al sotto-lignaggio XBB.1.5 (Kraken), risultano contenuti in Italia. Kraken ha mostrato un importante vantaggio di diffusione negli Stati Uniti rispetto alle varianti circolanti, ma “non ci sono evidenze correlabili a una maggior severità della malattia associata a XBB.1.5”, sempre secondo l’Iss.

In aumento anche il sotto-lignaggio CH.1.1 (Orthrus), “le cui principali caratteristiche sono oggetto di investigazione”, e che ormai costituirebbe circa il 25% dei casi Covid in Gran Bretagna. “Su Kraken abbiamo un lavoro in pubblicazione – precisa Ciccozzi – e i dati preliminari ci dicono che non è una sottovariante più aggressiva o contagiosa di Omicron 5. Anzi, ha già raggiunto il picco”. L’esperto non si dice preoccupato neanche da Orthrus, un’altra delle varianti dai ‘nomi da paura’ pescati nella mitologia greca: era un cane a due teste (fratello del più celebre Cerbero), ucciso da Eracle.

Varianti a onde

“Questo stillicidio di nuova varianti va visto come le ‘ondine’ del mare: una sale e mentre scende ne arriva un’altra. Gryphon è scesa mentre ‘montava’ Kraken. Ecco ne vedremo centinaia – prevede l’epidemiologo – ma non sono d’accordo sull’atteggiamento allarmistico: ora il virus è differente, e abbiamo i vaccini che proteggono anche da queste varianti. Occorre piuttosto monitorare quello che arriva dalla Cina, ma anche dall’Africa. Non per averne paura, ma per farsi trovare pronti”, conclude Ciccozzi.

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