Lo sentiamo subito nel naso e nella gola, ma il grande freddo ‘bersaglia’ anche i polmoni. Il rischio di malanni respiratori si moltiplica proprio perché le basse temperature ‘disinnescano’ alcuni importanti sistemi di difesa del nostro organismo, a partire proprio da quelli presenti nel nostro naso, preziosi contro virus e batteri.
Il freddo “causa di alterazioni della ‘clearance muco-ciliare’, un importante meccanismo di difesa delle vie respiratorie in grado di contrastare e bloccare l’ingresso nei polmoni di corpi estranei e agenti patogeni come virus e batteri”, spiega Maria Pia Foschino Barbaro, ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio – Università di Foggia, Policlinico di Foggia.
L’esperta ha curato il vademecum “Viaggio nel respiro – edizione inverno”, iniziativa della campagna “Proteggi i tuoi polmoni”, promossa da Zambon Italia, per spiegare in modo semplice perché e come prendersi cura del respiro (www.proteggiituoipolmoni.it).
Questione di vescicole
Le basse temperature, secondo un recente studio condotto dai ricercatori della Massachusetts Eye and Ear e della Northeastern University, causano una riduzione delle vescicole extracellulari nel naso: mancando questo filtro naturale, i polmoni sono particolarmente esposti a infezioni.
I soliti sospetti
Ci sono fattori che danneggiano i polmoni tutto l’anno, “come il fumo, l’inquinamento e l’azione dei radicali liberi che sono alla base dello stress ossidativo”, aggiunge Foschino Barbaro. “Ecco perché, soprattutto d’inverno, è importante adottare accorgimenti che aiutino l’organismo a contrastare lo stress ossidativo, per esempio favorendo la produzione del glutatione grazie a micronutrienti ricchi di anti ossidanti o sostanze come l’N-Acetilcisteina”.
La ricetta salva polmoni dal freddo
Ecco 5 strategie per proteggere i polmoni dal freddo: bocca e naso vanno tenuti coperti all’esterno, ma anche nei luoghi chiusi affollati con la mascherina; adottare buone abitudini di prevenzione; smettere di fumare; controllare la qualità dell’aria e fare il pieno di sostanze antiossidanti.
Oltretutto “i mesi invernali, proprio per le basse temperature che non invogliano a uscire all’aperto per fumare, potrebbero rappresentare il momento giusto per smettere”, conclude Foschino Barbaro.
