Caso Messina Denaro, Tumbarello sospeso dall’Ordine dei medici

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Dopo l’arresto, arriva la sospensione dall’Ordine dei medici di Trapani. Il medico in pensione Alfonso Tumbarello, 70 anni, già indagato all’indomani dell’arresto del boss Matteo Messina Denaro, è stato arrestato ieri a Campobello di Mazara dai carabinieri del Ros.

L’ex medico di famiglia di Andrea Bonafede, il geometra incensurato che ha prestato la sua identità a Matteo Messina Denaro, secondo l’accusa avrebbe firmato centinaia di ricette, oltre alle richieste di ricovero per Messina Denaro. Così l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Trapani, appresa la notizia dell’arresto di  Tumbarello, ha adottato nella mattinata di oggi i provvedimenti previsti per legge nei confronti di medici sottoposti a misure cautelari restrittive di libertà personale.

Attualmente Tumbarello risulta sospeso ope legis, fino a quando perdurerà la misura cautelare. L’Ordine, come aveva anticipato il presidente, darà corso a un Procedimento disciplinare. 

“Rimaniamo in attesa – ha affermato il presidente Vito Barraco – di conoscere l’esito della vicenda giudiziaria, confidando nell’accurato e delicato lavoro della Magistratura e su cui riponiamo massima fiducia”. 

Nelle settimane scorse l’Ordine di Trapani aveva ascoltato i due medici indagati, oltre a Tumbarello anche l’oncologo Filippo Zerilli, pur non avendo ricevuto ufficiale comunicazione da parte degli organi inquirenti e giudicanti. “Il provvedimento adottato nei confronti del dottor Tumbarello necessita, da parte dell’Ordine dei medici, della giusta cautela fino a quando le risultanze investigative e giudiziarie non saranno meglio definite ed inquadrate”, ha aggiunto Barraco.

Per quanto riguarda Filippo Zerilli, l’Ordine ha preso atto delle spiegazioni fornite dallo stesso oncologo nell’audizione “e, anche in questo caso non avendo ricevuto né solleciti né dispositivi ufficiali da parte degli organi inquirenti, non può che attenersi a quelle regole di deontologia e rispetto etico proprie del “Giuramento di Ippocrate” a cui ogni medico fa riferimento svolgendo la sua professione”. 

L’Ordine di Trapani assicura che garantirà sulla vicenda “non solo la trasparenza del proprio modus operandi, ma anche il rispetto delle basilari norme di comportamento etico e morale di ogni suo singolo iscritto”.

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