Freddo e raucedine, i consigli salva-voce

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Mentre le temperature crollano, il Festival di Sanremo mette la voce in primo piano. Freddo e sbalzi termici sono alleati di disturbi come mal di gola e raucedine. Per difenderci esistono dei piccoli accorgimenti, che Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica) ricorda in un focus realizzato insieme a Ugo Cesari, otorinolangoiatra, foniatra, consulente dell’Ente Lirico San Carlo di Napoli e docente presso l’Università Federico II di Napoli.

Questione di voce

I disturbi della voce sono causati da molteplici fattori: bruschi mutamenti delle condizioni metereologiche, allergie, infezioni respiratorie, fumo o alcol, stress psicologico, problemi alla tiroide, uso improprio della voce e abuso vocale. “In questo caso si parla di malmenage per il cattivo uso della voce e surmenage per l’uso eccessivo”, precisa Cesari.

Il sintomo principale della disfonia o alterazione vocale è la raucedine, causata da malattie infiammatorie di natura batterica o virale alla laringe. Provoca un’alterazione qualitativa e quantitativa dalla voce e, in alcuni casi, un’afonia, ovvero la perdita totale della voce.

Igiene della voce

“L’efficacia del messaggio cambia in base al timbro di voce con la quale viene trasmesso, per cui, per un uso corretto della voce e di una sua corretta gestione, il mantenimento di una buona igiene vocale è di primaria importanza”, consiglia Cesari. “Di igiene vocale non si sente tanto parlare ma essa è fatta di buone abitudini. Ad esempio, è errato pensare che il riscaldamento muscolare dell’apparato vocale e una buona alimentazione siano pratiche che non riguardano la fonazione”.

“Quando si parla di igiene vocale – precisa l’esperto – non ci si riferisce, quindi, solo a un allenamento quotidiano della voce, ma anche a tutta una serie di pratiche che possono supportare un buon funzionamento dell’apparato fonatorio a partire da esercizi specifici di frequenza, di intensità e di vibrazione, che possono aumentare le prestazioni della voce”.

Amici e nemici

Oltre ai rimedi più noti, come coprire il collo dal freddo con sciarpe e indumenti, vi sono altri modi per proteggere gola e voce. Intanto è bene assicurarsi una opportuna e costante idratazione, con acqua a temperatura ambiente, preferibilmente naturale. In caso di sintomi specifici, le tisane con miele sono particolarmente idonee contro la raucedine e l’afonia.

Anche l’alimentazione è tra le forme di prevenzione più efficaci che un esperto della voce può consigliare a un paziente. Infatti, gli alimenti da evitare, in particolare prima di una esibizione o di una esposizione orale, sono quelli che favoriscono l’acidità di stomaco come caffè o cioccolato ma anche latticini, bevande gassate, succhi di pomodoro, spezie e tutti gli alcolici. Da evitare anche caramelle alla menta, che causano tosse secca.

Via libera, invece, ad abbondanti porzioni di cibi che contengono vitamina A, come frutta e verdura. “I miei giovani pazienti spesso lamentano un’atrofia muscolare delle corde vocali e questo accade perché non assumono questi alimenti. Una corretta sensibilizzazione ed educazione anche nel campo alimentare potrebbe essere particolarmente d’aiuto per lo svolgimento di una performance vocale”, raccomanda.

“Da non sottovalutare anche il microclima. Durante l’inverno sarebbe opportuno riporre sui termosifoni dei diffusori per regolare il tasso di umidità e, al contrario, d’estate è tassativamente vietato un uso spropositato dell’aria condizionata che secca la gola ed espone a malanni a carico dell’apparato respiratorio”, dice Cesari.

Per quanto riguarda le condizioni degli ambienti, specie per cantanti e attori professionisti, “nei teatri è noto che la polvere e i fumi emessi dagli strumenti scenici potrebbero causare tosse e irritazione e, per evitare ciò, le regie compiono grandi sforzi sia per mantenere puliti gli ambienti sia per regolare le temperature. Ma si comprende come l’igiene vocale, fatta di stili di vita e abitudini alimentari è un aspetto di grande importanza per i professionisti della voce”.

Rimedi farmacologici

Secondo l’esperto anche i farmaci di automedicazione, contraddistinti dal bollino rosso che sorride sulla confezione, possono rappresentare un alleato per alleviare i sintomi a carico dell’apparato fonatorio.

Tra questi, Cesari consiglia gargarismi con collutori ad azione antinfiammatoria e decongestionante, spray contro l’infiammazione e l’irritazione della gola e qualche seduta di aerosol anche solo usando acqua termale per favorire l’idratazione e combattere il congestionamento. Per la prevenzione dei sintomi, invece, raccomanda l’uso di compresse di acido ialuronico, sali minerali e polivitaminici, che favoriscono la corretta idratazione delle mucose rendendole molto elastiche.

“A volte, come capita sovente in inverno, l’apparato respiratorio e fonatorio possono essere colpiti da una infezione virale con mal di gola ma anche raffreddore o, più spesso, la comparsa di tosse. In questi casi, si possono utilizzare anche degli sciroppi o delle pasticche che rendono il muco più fluido, facilitando la pulizia delle vie respiratorie”, conclude l’esperto.

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