San Valentino, lo psichiatra: ‘Riscoprire la festa in epoca di permacrisi’

San Valentino
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Se la morsa di Covid-19 si è allentata, sul fronte della guerra in Ucraina non arrivano buone notizie, la crisi dell’energia perdura e le immagini del terremoto in Siria e Turchia scuotono il mondo. Ebbene, in un’epoca di permacrisi che senso ha celebrare una festa ‘commerciale’ come San Valentino?

“L’umanità ha bisogno di festeggiare il sentimento dell’amore. In fondo è da 15 secoli che si celebra l’amore romantico nel giorno di San Valentino”, dice a Fortune Italia Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta specializzato in neuro-sviluppo, professore di Psichiatria dell’Università Gregoriana di Roma.

L’amore riconciliato

“Al netto dello svilimento dovuto alla moderna commercializzazione della festa, il mio invito – insiste lo psichiatra – è quello di riscoprirne l’origine. San Valentino fu associato all’amore perché nella sua biografia vengono riportati episodi in cui il santo favorì la riconciliazione fra innamorati litigiosi. Dunque mi sembra interessante legare queste ore all’amore riconciliato, recuperando il senso profondo e più autentico della festa. Quella di oggi, insomma – suggerisce Cantelmi – potrebbe essere la grande festa dell’amore riconciliato“.

L’origine cristiana

Potrà sembrare strano a quanti sono ormai assuefatti a scambi di fiori e cioccolatini, ma quella di San Valentino era una festività religiosa, che si richiama al santo e martire cristiano Valentino di Terni.

Come ricorda bene Cantelmi, la festa venne istituita nel 496 da papa Gelasio I (al posto dei Lupercalia), ed ebbe presto fortuna in Francia e Inghilterra anche grazie all’opera dei Benedettini. Secondo la tradizione, Valentino avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro in dote, consentendo le sue nozze, e avrebbe messo pace tra due fidanzati che litigavano offrendo loro una rosa.

Proprio le rose sono diventate il fiore tipico di San Valentino. Come segnala un’indagine di Coldiretti quasi un italiano su due (47%) fra quanti fanno regali per San Valentino ha scelto quest’anno di donare piante e fiori, con una stima di almeno 12 milioni di fiori acquistati fra rose, primule, azalee e orchidee. Solo business?

Le radici e il futuro

“Il santo è da secoli associato all’amore romantico e alla riconciliazione e questa festa ha radici importantissime, dunque – continua Cantelmi – non me la sento di banalizzarla: oltretutto ha dato luogo a tradizioni incredibili come quella delle ‘valentine’, i messaggi d’amore con i quali ci si dichiarava al proprio amato”, ricorda Cantelmi.

Fra le più antiche valentine, quella scritta da Carlo d’Orléans detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415) e destinata a sua moglie. Ma la festa, e il messaggio d’amore, sono ricordati anche da Shakespeare nell’Amleto.

“Nei secoli scorsi l’usanza delle ‘valentine’ è diventata solidissima”, sottolinea Cantelmi. E ancora oggi, in epoca di messaggini e chat, “ci si scambiano milioni di auguri nel giorno di San Valentino. Ecco, invito davvero a riscoprire questa festa nella sua originalità. Secondo la leggenda il santo era capace di riconciliare le coppie litigiose, e proprio questo rende la festa importante ancora oggi”.

“San Valentino è una festa per chi soffre, deve perdonare, deve riaccogliere. E’ una festa nella quale credo possa irrompere un sentimento di riconciliazione fra innamorati”, sottolinea Cantelmi. E se di solito sono i giovanissimi a non rinunciare a omaggi e piccoli pensieri, ricordiamo che “a qualunque età c’è bisogno di perdonarsi e ricominciare. D’altronte si celebra il Natale anche nei momenti più difficili. L’umanità ha bisogno delle feste: ecco perché – conclude lo psichiatra – credo sia il caso di riscoprire davvero quella di San Valentino”.

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