Covid in Italia, cosa sta accadendo a contagi e ricoveri

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Dopo settimane col segno meno, i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia segnalano una piccola oscillazione nel numero dei contagi e dei ricoveri ordinari dei pazienti positivi a Covid. Parliamo di numeri bassissimi, tanto che l’Istituto superiore di sanità nel suo report settimanale definisce “sostanzialmente stabile” il dato dell’incidenza. Ma non dobbiamo dimenticare, in ogni caso, che il totale risente del calo dei tamponi e del ricorso al ‘fai da te’. Ecco perché è importante monitorare quello che accade negli ospedali.

Gli ultimi numeri Covid

A livello nazionale è sostanzialmente stabile l’incidenza settimanale: siamo a 50 casi Covid ogni 100.000 abitanti (17-23 febbraio) contro 48 su 100.000 della settimana precedente.

In risalita anche l’indice di contagiosità Rt. Nel periodo 1-14 febbraio 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,84-1,01), in aumento rispetto alla settimana precedente, ma sotto la soglia epidemica. Idem per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,93 (0,88-0,98) al 14 febbraio contro Rt=0,91 (0,86-0,95) al 7 febbraio.

In dettaglio nella settimana abbiamo avuto 29.443 nuovi casi positivi, +3,8% rispetto alla settimana precedente (quando erano 28.354), e 244 morti (-18,4% rispetto alla settimana precedente).

Gli ospedali

Il virus di Covid-19 si conferma meno insidioso: continua a ridursi il tasso di occupazione in terapia intensiva: siamo all’1,3% (rilevazione al 23 febbraio) contro l’1,6% (rilevazione  al 16 febbraio). Come aveva già segnalato la Fiaso (Federazione nazionale aziende sanitarie e ospedaliere) l’occupazione nelle aree mediche sale invece leggermente al 5,2% (23 febbraio) contro il 5% di sette giorni prima.

Quattro Regioni sono classificate a rischio alto per molteplici allerte di resilienza. Si tratta di Basilicata, Liguria, Marche e Puglia.  Dieci sono a rischio moderato e sette classificate a rischio basso. Se ormai il mito di ‘zero casi Covid’ è sfumato, le oscillazioni dei contagi sono da considerare naturali, come ci hanno spiegato in passato gli epidemiologi.

A livello globale, i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità segnalano un calo generale di contagi e decessi, con qualche eccezione: è il caso di Polonia e Russia, dove i casi Covid negli ultimi 28 giorni hanno registrato importanti aumenti.

L’analisi dell’esperto

“I casi sono in lievissima risalita, ma questo fa parte del gioco dell’endemia – commenta a Fortune Italia Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma – Abbiamo e avremo a che fare con piccoli rialzi e discese, magari più imponenti. L’importante è che il rumore di fondo sia relativo a pochi casi”.

“Quanto ai ricoveri, la Fiaso segnala che si tratta di persone anziane. Bisogna vedere se questo rialzo di ricoveri coinvolge soggetti con più patologie e magari non vaccinati. E’ inoltre importante che in ospedale vada chi ne ha davvero bisogno. Inoltre nel caso di anziani e fragili anche Omicron può fare dei danni, dobbiamo dirlo con chiarezza”, conclude Ciccozzi.

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