Fa’ che il cibo sia la tua medicina. Ippocrate, il padre del moderno prendersi cura, non aveva dubbi sull’importanza di una sana alimentazione come fattore chiave per mantenere il benessere. A distanza di millenni la scienza conferma come una dieta sana, ricca di vegetali e di alimenti integrali, sia alla base della salute, a tutte le età. Occorre variare gli alimenti, non consumare esclusivamente alcuni cibi, tenere presenti semplici regole che ci aiutino a mantenere sotto controllo il peso, anche grazie ad una regolare attività fisica. Detto questo, è indubbio che alcune componenti presenti nei cibi possano in qualche modo entrare in gioco nei meccanismi che regolano il metabolismo e il benessere macroscopico e invisibile, ovvero cellulare, dell’organismo. Ecco un elenco, ovviamente parziale, di questi composti.
Peperoncino
Contiene una sostanza anti-ossidante, la capsaicina, che è in grado di inibire un enzima che entra in gioco nel processo di infiammazione. In caso di malattie reumatologiche (e non solo) la capsaicina favorirebbe tra l’altro l’aumento del numero di importanti cellule come i macrofagi anti-infiammatori.
Pomodoro
È ricco di licopene, che ha un’azione molto significativa nella replicazione cellulare, visto che favorisce un possibile controllo della trascrizione dei geni e combatte l’infiammazione. È contenuto anche nell’uva, nella papaia e in altri alimenti. In caso di cottura aumenta la disponibilità del licopene.
Tè verde
Al suo interno è presente un composto, l’epigallocatechina gallato. Questo composto ha dimostrato di poter contrastare sperimentalmente i fenomeni infiammatori e soprattutto di contribuire ad un più efficace controllo sulla formazione di vasi sanguigni che aiutano la crescita tumorale.
Basilico
Se pensate al pesto, ecco un motivo in più per consumare il delizioso condimento della pasta, che tra l’altro aggiunge anche la valenza dell’olio extravergine d’oliva. Il basilico contiene acido ursolico, che esercita un’attività concentrata nell’inibizione di NF-kB, regolatore genetico, e sull’infiammazione.
Broccolo
Tutte le crucifere, quindi anche cavolfiori, cavolini di Bruxelles e simili, non sono solo ricchi di fibre. I broccoli, come altri vegetali della famiglia contengono un brassico-steroide antagonista degli ormoni estrogeni. In questo senso, possono essere indicati nella dieta preventiva per i tumori legati agli ormoni.
Soia
Contiene la genisteina. Si tratta di un composto che fa parte della famiglia degli isoflavoni. Questi, attraverso meccanismi estremamente complessi, riescono a interagire nei processi di crescita cellulare e a favorire il controllo del processo di apoptosi, ovvero di morte programmata delle cellule.
Curry
È ricco di curcumina, polifenolo responsabile della colorazione gialla. Ha azione antinfiammatoria e contrasta i radicali liberi oltre a inibire il ciclo cellulare favorendo il benessere. Tra gli altri effetti, sembra giocare un ruolo contrastando la formazione di nuovi vasi sanguigni che vanno ad irrorare il tumore.
Frutti di bosco
Mirtilli e simili contengono antocianine (i composti che danno il classico colore blu e rosso), che hanno un’azione di contrasto ai fenomeni infiammatori. Ma non basta. Sono particolarmente utili per il benessere delle vene, oltre a contenere vitamine C ed E, ed esplicano un’azione antiossidante estremamente utile.
Fibre
Gli alimenti ricchi di fibre non sono utili solamente per la funzione intestinale. Rendono più difficile l’assorbimento intestinale del colesterolo, favorendo la sua eliminazione con le feci. Secondo alcune ricerche il semplice consumo regolare di alcuni grammi di fibra al giorno determina una riduzione del colesterolo ‘cattivo’ o Ldl.
Cipolle
Contribuiscono al benessere intestinale offrendo ‘cibo’ per il microbiota, ma come accade con l’aglio possono migliorare il benessere della circolazione. Basti pensare che contengono sostanze, come l’allicina, ad azione protettiva, che favorisce il mantenimento di una sana parete dei vasi sanguigni.
