Giornalismo e salute, a Buonamico il Premio Umberto Rosa

Premio Umberto Rosa
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C’è anche Carlo Buonamico, collaboratore di Fortune Italia, fra i vincitori della quarta edizione del premio giornalistico “Umberto Rosa”, voluto da Confindustria Dispositivi medici e patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti. Buonamico è autore del miglior articolo sui temi della salute, dell’innovazione in medicina, della prevenzione e della cura nella categoria “agenzie di stampa e testate on line”.

Fra gli altri premiati Marzio Bartoloni (Il Sole 24 Ore) e Vito Tartamella (Focus), che si sono aggiudicati ex aequo il primo premio per la categoria carta stampata, mentre per la categoria radio e tv hanno vinto ex aequo Sara Del Dot e Sara Stradiotti (Explorer Channel– canale Sky) e Lidia Scognamiglio (Tg2 Medicina 33).

Il pezzo di Buonamico, dal titolo “Obesità e bimbi, numeri da epidemia”, pone l’accento sulla dimensione del fenomeno dell’obesità che interessa le nuove generazioni e rischia di minare la possibilità di un’aspettativa di vita lunga e in salute.

Carlo Buonamico e il Premio

Complici le abitudini alimentari sempre più lontane dalla dieta mediterranea e gli stili di vita che avvicinano alla sedentarietà già in età infantile, a correre dei rischi non è solo la salute delle nuove generazioni in età giovanile, ma anche la prospettiva di una vita sana e libera da malattie e cronicità.

Intervistato dal conduttore della serata, Michele Mirabella, il nostro collega ha così commentato: “Innanzitutto vorrei dedicare questo premio alle mie figlie Sofia e Cloe. Nel mio lavoro tengo sempre presente che informare su medicina e sanità deve portare a sensibilizzare cittadini, istituzioni e aziende, sull’importanza di lavorare insieme per mantenere la salute della popolazione al livello più elevato possibile. Perché una società in salute si riflette anche in un Paese che produce Pil. Mentre un Paese malato subisce costi diretti e indiretti enormi, sia di ordine sanitario che per assenteismo e presenteismo”.

“Credo che oggi fare giornalismo scientifico, parlare di innovazione terapeutica e prevenzione – ha detto Buonamico – non possa prescindere dal riuscire a comunicare tanto il diritto di tutti i cittadini ad avere accesso alle migliori cure, possibilmente senza necessità di migrazioni sanitarie interregionali o internazionali, quanto il dovere di agire per preservare il Sistema sanitario nazionale così come lo ha conosciuto la generazione dei Boomer: universale e di equo accesso. Come del resto prevede la nostra Costituzione, che ‘tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’”.

“Sentiamo il forte bisogno di giornalismo di qualità. Un bisogno che, sebbene sia trasversale ad ogni ambito, è ancor più una esigenza quando si parla di medicina, di scienza e di divulgazione – ha sottolineato Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici – È per noi importantissimo poter sostenere i professionisti dell’informazione cui è affidato un gravoso compito: portare temi sensibili e complessi al grande pubblico. Siamo inoltre commossi, quest’anno, nel ricordare una persona che ha fatto molto per la scienza e per così tante generazioni: Piero Angela. A lui e alla sua immensa carriera, va il nostro pensiero e il nostro ringraziamento”.

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