GILEAD

Metaverso e tumori, Irccs Candiolo investe 2 mln di euro

IRCCS Candiolo
Gilead

Se gli spot di Meta cercano di mostrarci le possibili applicazioni pratiche del metaverso, una delle più interessanti riguarda senza dubbio la salute. Avatar e digital twins sono già al centro di ricerche che hanno il potenziale di rivoluzionare la scienza medica, anche in Italia.

Una scommessa su cui all’Irccs Istituto di Candiolo contro il cancro puntano ‘forte’: ben 2 mln di euro, destinati a migliorare le cure dei tumori e assicurare un accesso più equo anche a chi abita in zone montane o nelle isole.

L’idea è quella di sfruttare la tecnologia immersiva e le opportunità offerte dal metaverso per migliorare la gestione e l’assistenza multidisciplinare dei pazienti oncologici.

L’investimento

L’Ospedale ha stanziato 2 milioni di euro per entrare nel metaverso, in un’area dedicata di 2.000 mq, applicando ai tumori urologici come il carcinoma alla prostata e quello al rene le possibilità offerte dalla condivisione virtuale dei casi clinici e dalla gestione del preoperatorio e del follow up, attraverso telemedicina e telemonitoraggio applicate al metaverso.

“Negli ultimi due decenni – sottolinea Antonino Sottile, direttore generale Irccs di Candiolo – abbiamo assistito a una vera rivoluzione digitale, accelerata dalla pandemia, che oltre ad accrescere l’alfabetizzazione digitale di pazienti e medici ha anche portato a una nuova consapevolezza del potenziale delle nuove tecnologie di realtà virtuale. La sinergia fra la telemedicina, l’accesso a reti wireless 5G e l’intelligenza artificiale stanno aprendo infatti prospettive promettenti per medici e pazienti che nel mondo virtuale trovano già nuove opportunità per una gestione migliorata delle patologie, quelle oncologiche in primis”.

Rivoluzione in corso

“Grazie ai visori dedicati che permettono agli utenti di immergersi nel metaverso virtuale – racconta il Dg – è possibile per i medici incontrare gli avatar di colleghi ovunque in Italia e nel mondo, così da condividere le informazioni cliniche e le decisioni d’intervento, fruendo di contenuti digitali come le immagini da Tac e risonanza magnetica o addirittura di modelli di nuova generazione che ricostruiscono in tre dimensioni l’anatomia degli organi del singolo paziente”.

“Possiamo immaginare una stanza virtuale con un tavolo attorno al quale si siedono specialisti che possono essere ovunque, per valutare e osservare tutti assieme i dati di ogni caso clinico nel mondo virtuale e nella più completa multidisciplinarietà, che sappiamo essere il mezzo migliore per offrire ai nostri pazienti, specialmente i più complessi, l’approccio di cura migliore”, spiega ancora.

Non parliamo solo di futuro: le applicazioni concrete del metaverso sono una realtà a Candiolo. “I chirurghi avranno già da aprile la possibilità di ‘allenarsi’ su modelli virtuali specifici, realizzati a partire dai dati anatomici e clinici del singolo paziente – afferma Anna Sapino, direttore scientifico Irccs di Candiolo –  migliorando così le loro competenze ma soprattutto l’esito degli interventi nella realtà, perché potranno esercitarsi virtualmente tutte le volte che sarà necessario prima di intervenire sul paziente in carne e ossa”.

Sarà sperimentata una piattaforma che consentirà anche ai pazienti “di entrare in stanze virtuali dove potranno interagire con i medici a distanza vivendo nell’ambiente del metaverso, e potranno fruire di opportunità come una consulenza preoperatoria virtuale in cui vengano visualizzati i modelli 3D dell’organo interessato”, precisa Felice Borghi, direttore Area Chirurgica di Candiolo.

La clinica nel metaverso

Per l’assistenza postoperatoria i chirurghi potranno visitare i pazienti in una sorta di clinica virtuale nel metaverso, sfruttando la possibilità offerta dai dispositivi di telemedicina e telemonitoraggio che sono già disponibili con il progetto “HealthLine Nuovo Paradigma di Cure Integrate and Digital & Conversational Triage”, che consentono di eseguire un esame fisico completamente virtuale che include osservazione, auscultazione e la raccolta dei segni vitali.

Insomma, anche se il metaverso è ancora in fase sperimentale, le sue potenzialità notevoli, sia per i pazienti sia per i medici. A Candiolo sono convinti che questa innovazione potrà aiutare a migliorare la qualità del sistema sanitario, gli specialisti e i pazienti. E, a ben guardare, la rivoluzione nella terapia dei tumori è iniziata.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.