Salute, Sis 118 in crisi manifesterà a luglio davanti al ministero

Mario Balzanelli
Aboca banner articolo

La grande crisi dei ‘camici bianchi’ non risparmia gli specialisti dell’emergenza territoriale. “I medici del Sistema 118 se ne stanno andando tutti. Stanno fuggendo, perché trattati in modo ignobile: basti pensare che, nonostante l’impegno dei sindacati del settore, nei contratti non è riconosciuta loro l’indennità di rischio, eppure ogni giorno questi colleghi rischiano la vita”. A denunciarlo è Mario Balzanelli, presidente Società Italiana Sistema 118, dal XX Congresso nazionale della Sis 118, in corso a Trani (Bat).

Una manifestazione in divisa

Se stress, burnout e turni massacranti sono comuni, di questi tempi, ai ‘camici bianchi’, gli operatori del 118 si sentono ulteriormente (e ingiustamente) penalizzati. “Con le Usca e con altri tipi di impiego alcuni medici si sono visti raddoppiare lo stipendio, pur non assumendosi i rischi dei medici che fanno i turni sulle ambulanze e sulle automediche”, evidenzia Balzanelli, sottolineando l’esigenza ormai improcrastibile di una “riforma per il Sistema 118 che, dopo quasi 30 anni, ne ha davvero bisogno”.

Una riforma fondamentale per arginare la fuga dei professionisti, chiesta da tempo dalla Sis 118, che ora pare aver perso la pazienza. “Assistiamo a una dimenticanza abissale da parte dello Stato, un silenzio assordante, con una sistematica capacità davvero singolare di volgersi dall’altra parte facendo finta che noi non esistiamo. Motivo per il quale annunciamo una manifestazione composta educata di protesta. Per 15 minuti sosteremo in divisa, rivolti verso il ministero della Salute a Roma, nel mese di luglio, per dimostrare che non siamo dei fantasmi”.

Cosa chiedono i medici del 118

“La riforma legislativa del Sistema di Emergenza Territoriale 118 – puntualizza Balzanelli – dovrà andare nella direzione del potenziamento drastico di tutto il Sistema, a misura concreta delle sue crescenti ed ipercomplesse necessità di risposta”. Ma l’obiettivo generale è la “valorizzazione di tutti i suoi operatori: medici, infermieri e autisti-soccorritori, che sono migliaia in tutto il Paese e che, di certo, non sono fantasmi – ribadisce – o mere comparse”.

“Il Governo non si giri dall’altra parte, come fatto sistematicamente negli ultimi decenni sino ad oggi. Il Governo ci ascolti! Il Sistema 118 nazionale va promosso, per ciò ha dato per trent’anni al Paese, per aver letteralmente salvato l’Italia durante le fasi più drammatiche della pandemia da Covid-19. E non sistematicamente ignorato o, peggio, addirittura declassato”.

La proposta in sintesi

Il progetto portato avanti da tempo da Balzanelli si articola in alcuni punti ‘chiave’, tra i quali: la configurazione dei Sistemi 118 in dipartimenti provinciali di Emergenza Territoriale; l’assicurazione a tutta la popolazione nazionale di standard prestazionali di eccellenza con obbligo di adempimento da parte di tutti i territori regionali, per cui chi si trovi in una condizione di emergenza sanitaria (ossia in pericolo imminente di perdere la vita) deve essere soccorso dal 118 in tempi brevissimi, possibilmente entro 8 minuti dalla chiamata in area urbana, da un mezzo di soccorso con medico ed infermiere a bordo.

Infine, il riconoscimento di indennità incentivanti di rischio ambientale e biologico per tutti gli operatori del 118: medici, infermieri, autisti e soccorritori. Anche per evitare la desertificazione del servizio.

Il congresso

Il congresso, presieduto da Donatello Iacobone, responsabile Set 118 della Asl Bat, è dedicato alla riforma, alle novità per il settore e alle modalità di applicazione della telemedicina (telediagnosi, teleconsulto, telemonitoraggio) negli scenari complessi di gestione sul territorio del paziente ad elevata complessità gestionale. In una visione moderna di Sistema 118 “connesso”, dalla Centrale Operativa ai mezzi di soccorso alle unità ultraspecialistiche ospedaliere. Tanti i temi tech, tra i quali la sperimentazione del soccorso via droni. 

Emergenza, centrali 118 sempre connesse e soccorso via droni

Un servizio salvavita e tempo dipendente per i cittadini

“La tutela della salute pubblica, e la vita di ciascuno di noi, saranno necessariamente dipendenti dalla qualità e dalla capacità prestazionale del 118 che si vorrà istituire, a indispensabile sviluppo del Sistema attuale”, conclude Balzanelli, ricordando che a fare la differenza tra la vita e la morte è l’arrivo di un soccorso tempestivo ed efficace. Ecco perché non c’è più tempo da perdere.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.