Il Robot chef addestrato grazie all’AI

robot chef

Tra le professioni a rischio per ‘colpa’ dell’AI potrebbe esserci anche quella, oggi tanto in voga, dello chef? Forse corriamo troppo, ma lo fanno anche gli scienziati. Un team di ricercatori , grazie all’intelligenza artificiale, è riuscito ad ‘addestrare’ un robot chef. Ribattezzato ‘Gordon RAM-Say‘ (dal celebre cuoco britannico Gordon James Ramsay), il robot al momento si limita a otto semplici ricette di insalata, imparate guardando video di cucina.

Non dovete pensare a un umanoide dotato di cappello bianco: questa volta a cucinare è un braccio robotico, programmato dai ricercatori dell‘Università di Cambridge. Dopo aver osservato un cuoco che mostrava, passo dopo passo, ogni ricetta, il robot è stato in grado di capire di quale piatto si trattava e, soprattutto, di realizzarla. Un po’ come facciamo oggi con i tutorial su YouTube.

Il precedente

Non si tratta di qualcosa di mai tentato prima. E’ celebre infatti il robot pizzaiolo sviluppato dal genio partenopeo Bruno Siciliano e dal suo team. RoDyMan è frutto del Prisma Lab, laboratorio di robotica dell’Università Federico II di Napoli. Il “modello” di Rodyman è stato il pizzaiolo napoletano Enzo Coccia che, indossando una tuta biocinetica sensorizzata, ha permesso agli scienziati di registrare i suoi movimenti. I dati raccolti sono stati utilizzati dal robot, capace di stendere l’impasto della pizza, farlo volteggiare e cuocerlo.

I progressi del robot chef

Nel caso dell’esperimento britannico, i video hanno aiutato il robot ad arricchire le sue competenze. Tanto che alla fine lo chef ha escogitato da solo una nona ricetta. I risultati, descritti su ‘IEEE Access’, dimostrano come i contenuti video possono rivelarsi una preziosa e ricca fonte di dati per la produzione alimentare automatizzata e potrebbero consentire un’implementazione più semplice ed economica dei robot chef.

Fantascienza in cucina

Gli chef robotici sono presenti nella fantascienza da decenni, ma in realtà cucinare è impegnativo per un robot. Diverse società commerciali hanno costruito prototipi di robot chef, ma ancora nessuno è disponibile in commercio e soprattutto questi disporivi sono molto indietro rispetto alle loro controparti umane in termini di abilità.

I cuochi umani possono imparare nuove ricette attraverso l’osservazione, che si tratti di guardare un’altra persona cucinare o guardare un video su YouTube, ma programmare un robot a preparare una gamma di piatti è costoso e richiede tempo.

“Volevamo vedere se potevamo addestrare un robot chef a imparare nello stesso modo incrementale degli esseri umani, identificando gli ingredienti e mostrandogli come si combinano nel piatto”, ha raccontato Grzegorz Sochacki del Dipartimento di ingegneria di Cambridge, il primo del giornale autore.

Scuola di cucina

Come dicevamo, il team ha utilizzato una rete neurale per addestrare lo chef robot. La rete neurale era già stata programmata per identificare una serie di oggetti diversi, tra cui la frutta e la verdura utilizzate nelle otto ricette di insalata (broccoli, carote, mele, banane e arance).

Utilizzando tecniche di visione artificiale, il robot ha analizzato ogni fotogramma del video ed è stato in grado di identificare i diversi oggetti e le loro caratteristiche, come un coltello e gli ingredienti, nonché le braccia, le mani e il viso del dimostratore umano. Sia le ricette che i video sono stati convertiti in vettori e il robot ha eseguito operazioni matematiche sui vettori per determinare la somiglianza tra una dimostrazione e un vettore.

La performance

Su 16 video osservati, il robot ha riconosciuto la ricetta corretta nel 93% dei casi, anche se ha rilevato solo l’83% delle azioni dello chef umano. Per il team il bicchiere è mezzo pieno. “È incredibile quante sfumature il robot sia stato in grado di cogliere”, ha affermato Sochacki.

“Queste ricette non sono complesse: sono essenzialmente frutta e verdura tritate, ma il robot è stato davvero efficace nel riconoscere, ad esempio, che due mele tritate e due carote tritate sono la stessa ricetta di tre mele tritate e tre carote tritate”, ha spiegato.

“Ma man mano che questi robot chef diventano sempre più bravi e veloci nell’identificare gli ingredienti nei video sul cibo, potrebbero essere in grado di utilizzare siti come YouTube per imparare un’intera gamma di ricette”, hanno detto i ricercatori. Tutto sommato la strada dei cuochi robot sembrerebbe ancora piuttosto lunga, anche se il futuro è già arrivato in cucina.

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