Covid, giorni contati per l’isolamento dei positivi

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Covid-19 fa sempre meno paura. A testimoniarlo è anche il prezzo dei tamponi e delle mascherine, mentre i tempi del lockdown sembrano sempre più lontani. Eppure, per legge, ci sarebbe ancora da rispettare un isolamento di 5 giorni  in caso di positività al virus. Una misura che appare avere i giorni contati.

“Adesso penso lo toglieremo, ma di fatto credo sia ampiamente inapplicato”, ha detto infatti il ministro della Salute Orazio Schillaci sull’isolamento Covid, a margine dellAssemblea nazionale di Farmindustria.

In effetti la questione, che nei mesi caldi della pandemia ha occupato pagine  e pagine di giornali e ore di trasmissione in tv, appare superata nei fatti. “In una lettera inviata ai ministri del Turismo, Daniela Santanchè, e della Salute, Orazio Schillaci, abbiamo chiesto di rimuovere una limitazione ereditata dalla pandemia che ancora rimane vigente: stiamo parlando dell’isolamento di cinque giorni, più dieci di obbligo di indossare la mascherina FFP2, a carico di chi risulti positivo a un tampone Covid”, aveva dichiarato Gabriele Milani, direttore nazionale della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.

“Si tratta di una misura che nella fase più dura del virus ha avuto importanti esiti in termini di difesa della salute pubblica – ha riconosciuto Milani – ma oggi appare non più giustificata. E infatti è quasi totalmente disattesa. D’altronde queste limitazioni sono state previste quando la situazione sanitaria era completamente differente rispetto a oggi. Non a caso gli altri stati Ue hanno già tolto isolamento e quarantena l’anno scorso e, per ultima, la Francia il 1 febbraio scorso”. Insomma, “per quanto ci risulta, l’Italia è il solo Paese ad aver mantenuto l’obbligo di isolamento per i positivi al Covid”.

Una misura che “rappresenta una criticità per le nostre aziende. Infatti, il Codice del turismo disciplina il recesso dal contratto di pacchetto turistico: le norme prevedono che il viaggiatore ammalato o infortunato possa recedere in ogni momento, ma debba riconoscere all’organizzatore i costi di recesso indicati nell’accordo. Ci sono viaggiatori che chiedono di recedere senza penali in caso di positività a Covid e senza stipulare alcuna polizza a copertura delle stesse penali di cancellazione, scaricando così sull’organizzatore del pacchetto ogni costo applicato dai fornitori nel caso in cui il cliente rinunciasse alla vacanza per colpa del virus e del conseguente obbligo di isolamento”, ha precisato Milano.

Quanto al vaccino anti-Covid, la raccomandazione è quella di una nuova dose ogni 12 mesi, nel periodo autunnale. L’indicazione arriva dalla Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali in mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione. Secondo gli specialisti, dovrebbero essere coinvolti tutti gli over 50, i fragili e gli operatori sanitari. Il richiamo dopo 6 mesi, invece, è raccomandato per tutti gli anziani over 75, per tutti i soggetti al di sopra di 6 mesi d’età con condizioni di immuno-compressione moderata o grave e per le donne in gravidanza (a distanza di 6 mesi dalla precedente).

 

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