Tumori, Amaldi presidente emerito di Cnao Pavia

Amaldi
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Prestigioso riconoscimento per Ugo Amaldi, nome noto agli studenti italiani che da anni imparano la fisica sui testi del celebre scienziato, editi da Zanichelli. Il Consiglio di Indirizzo del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia ha infatti nominato il fisico di fama internazionale, padre dell’adroterapia in Italia e autorevole divulgatore scientifico, nuovo presidente emerito del Cnao di Pavia (nella foto grande il professor Amaldi a sinistra, insieme a Erminio Borloni).

Ugo Amaldi
Ugo Amaldi

Chi è Amaldi

Nato a Roma nel 1934, Ugo Amaldi, già Componente del Consiglio di Indirizzo sin dalla prima riunione tenutasi a novembre 2001, subentra nella carica a Erminio Borloni, storico manager pavese presidente di Cnao fino al 2018 e scomparso nel 2019. Figlio del fisico Edoardo Amaldi, uno degli storici Ragazzi di via Panisperna, Ugo si è laureato nel 1957 in fisica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, specializzandosi in fisica nucleare, subnucleare e degli acceleratori di particelle. È stato direttore di Ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità e nel corso della sua carriera ha lavorato al Cern di Ginevra.

Ad Amaldi si deve lo sviluppo in Italia, a partire dai primi anni Novanta, dell’adroterapia, una forma avanzata di radioterapia che impiega fasci di particelle (protoni e ioni carbonio, detti “adroni”) per colpire con estrema precisione le cellule tumorali, risparmiando i tessuti sani circostanti. Nel 1991 scrive a quattro mani con Giampiero Tosi il rapporto pioneristico “Per un centro di teleterapia con adroni”. Da lì inizia un percorso che porterà alla realizzazione del primo centro italiano per il trattamento dei tumori con fasci di particelle subatomiche, inaugurato ufficialmente a Pavia nel 2010, voluto e finanziato da ministero della Salute e da Regione Lombardia.

Grazie anche alla lungimiranza di Amaldi, oggi il Cnao di Pavia è uno dei 6 centri in tutto il mondo in grado di effettuare l’adroterapia sia con protoni sia con ioni carbonio e ha trattato oltre 4.500 pazienti affetti da tumori difficili.

“Sono onorato di questo riconoscimento – commenta  Amaldi – All’inizio degli anni Novanta l’idea che gli adroni, e in particolare gli ioni, potessero essere efficaci nel colpire le cellule tumorali radioresistenti era ancora solo un’ipotesi. Da allora è stata fatta molta strada: ad oggi, in tutto il mondo, sono quasi 300.000 i pazienti trattati con protonterapia e oltre 40.000 quelli trattati con ioni carbonio. Sono orgoglioso del contributo sostanziale che l’Italia, con il Cnao, ha saputo dare all’applicazione di questa nuova tecnologia. Sono altrettanto certo che, grazie alle rilevanti innovazioni che sta introducendo e che saranno presto disponibili, Cnao diventerà il centro di adroterapia più attrezzato al mondo e continuerà a produrre importanti risultati sul fronte della ricerca scientifica contro il cancro”.

“La nomina del professor Amaldi era scritta nel Dn del nostro Centro”, ricorda il professor Gianluca Vago, presidente del Cnao. “Fu lui a coniare il termine ‘adroterapia’ nel 1992, per indicare questa forma avanzata di radioterapia, e a sostenere con grande coraggio e lungimiranza il progetto e la realizzazione del sincrotrone al Cnao, per la cura dei tumori. Erminio Borloni, il ‘braccio manageriale’, e Ugo Amaldi, la mente scientifica, sono a tutti gli effetti i due padri fondatori del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Era pertanto doveroso che il testimone passasse dal primo al secondo, nel pieno rispetto della nostra storia”.

Vago ricorsa l’instancabile attività del professor Amaldi a sostegno della ricerca pubblica del nostro Paese, “culminata nella recente proposta ormai nota come ‘piano Amaldi’ che, se venisse sostenuta dal nostro Governo, come speriamo, rappresenterebbe uno storico investimento a favore di tutto il mondo scientifico italiano”.

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