Covid ancora in calo in Italia, Vaia firma una nuova circolare

Francesco Vaia

I dati Covid “sono ancora in discesa in Italia, come vedremo domani e come in effetti ci aspettavamo, in barba ai catastrofisti”. Lo ha anticipato Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, intervenuto stamani alla Pisana al convegno ‘La vaccinazione in farmacia’, promosso da Federfarma Lazio in collaborazione con Fortune Italia e con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio.

Nel corso dell’incontro 
Vaia ha firmato ‘in diretta’ una nuova circolare, rivolta a tutte le Regioni, con l’invito ad estendere la vaccinazione nelle strutture ospedaliere, a tutela delle persone più fragili. Ma vediamo meglio cosa è successo.

Vaccini in farmacia, nel Lazio il progetto pilota per ampliare l’accesso

La prima circolare

Siamo agli inizi della campagna vaccinale, ma tutto sommato “i dati sulle vaccinazioni Covid non sono brillanti, mentre l’immunizzazione contro l’influenza va meglio”, puntualizza il direttore.

Il suo pensiero è che non occorre fare allarmismo sul virus, ma parlare chiaro ai cittadini: “C’è ancora un numero di morti positivi a Covid importante, e a morire sono i più fragili“. Questo dato ha spinto la direzione della Prevenzione a intervenire. “Ho emanato lo scorso 3 novembre una prima circolare – ha ricordato Vaia – per invitare le Regioni ad aumentare l’impegno sul piano della comunicazione e sul piano organizzativo, utilizzando tutti i setting assistenziali, a partire dal presidio di prossimità che è la farmacia. Il vaccino deve essere visto come farmaco di prossimità, immediatamente fruibile dal cittadino. E la farmacia è il presidio più facilmente accessibile anche per la vaccinazione dei minori”.

Da sinistra Elio Rosati Francesco Vaia, Antonio Aurgemma e Roberto Ieraci
Da sinistra Elio Rosati, Francesco Vaia, Antonio Aurgemma e Roberto Ieraci

La nuova circolare

Una spinta gentile, qualcuno direbbe, che per il direttore della Prevenzione non è sufficiente. La seconda circolare firmata oggi invita dunque le Regioni a proteggere da Covid-19 i soggetti fragili là dove si trovano, ovvero nelle strutture ospedaliere. “Sono loro oggi a rischiare di più”, sottolinea Vaia. Convinto della bontà di estendere l’accesso alle vaccinazioni anche alle farmacie, come nel progetto pilota di cui si è parlato nell’incontro oggi al Consiglio regionale del Lazio.

“La farmacia – ha sottolineato Vaia – è il presidio più facilmente accessibile anche per la vaccinazione dei minori. Da atto medico, come previsto dal regio decreto del 1934 ancor in vigore, la vaccinazione deve trasformarsi in atto sanitario”.

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