Brutto inizio di settimana per Bayer, colosso della chimica tedesco da 50,7 mld di euro di vendite nel 2022, impegnato in salute e agricoltura. Oggi sulla Borsa di Francoforte le azioni Bayer hanno fatto un tonfo del 20% rispetto al dato di chiusura di venerdì – al momento siamo a 33,35 euro – dopo due brutti colpi sul fronte pharma e su quello agricolo. Vediamo meglio di che si tratta.
Lo stop anticipato allo studio Oceanic AF
A causare questo vero e proprio lunedì nero è stato, da una parte, l’inatteso stop anticipato allo studio sull’anticoagulante sperimentale asundexian. Lo studio di fase III che stava valutando il medicinale rispetto al ‘concorrente’ apixaban (un altro anticoagulante orale, sviluppato da BMS e Pfizer) in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus è stato infatti interrotto anticipatamente “in base alla raccomandazione del Comitato Indipendente di monitoraggio dei dati dello studio”, ha fatto sapere ieri Bayer. L’analisi dei dati ha infatti “mostrato un’efficacia inferiore di asundexian rispetto al braccio di controllo. Bayer analizzerà ulteriormente i dati per comprendere il risultato e pubblicherà i dati”, ha assicurato l’azienda. Ma certo a questo punto il destino del candidato farmaco non appare roseo.
La maxi-multa
Un’altra gran brutta notizia era arrivata venerdì: un tribunale del Missouri ha condannato Monsanto, acquistata nel 2018 da Bayer (per 63 mld di dollari), a pagare oltre 1,56 miliardi di dollari a 4 cittadini americani che si sarebbero ammalati di tumore a causa di un diserbante, il Roundup, contenente glifosato.
Come riferisce la stampa Usa, la giuria della contea di Cole ha stabilito che Monsanto fosse responsabile di negligenza, difetti di progettazione e incapacità di informare correttamente gli utenti dei potenziali pericoli derivanti dall’utilizzo del pesticida. Nel 2020 Bayer aveva pagato 10 miliardi di dollari per chiudere 100mila cause sul diserbante al glifosato, il 95% del totale di quelle presentate Oltreoceano.
