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Influenza, 542mila italiani a letto con la febbre

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Freddo e maltempo sono alleati dell’influenza e dei virus ‘cugini’. Tra il 20 e il 26 novembre in Italia sono stimati 542mila casi di sindrome simil-influenzale, per un totale di circa 2.305.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza dei medici sentinella. La stagione, insomma, inizia a farsi vivace, come testimonia il report dei medici sentinella diffuso dall’Istituto superiore di sanità (Iss). E ad essere più colpiti sono ancora una volta i bambini.

I dati

L’incidenza è salita a 9,2 casi per mille assistiti, ma a causare tutti questi malanni non è stata sola l’influenza: all’origine ci sono diversi virus respiratori. Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bimbi sotto i cinque anni: l’incidenza è pari a 17,9 casi per
mille (15,9 nella settimana precedente). Non pochi, ma per avere un’idea, nella scorsa stagione – quella dell’influenza dei record – in questa stessa settimana l’incidenza dei virus influenzali nei bambini sotto i cinque anni era pari a 40 casi ogni mille assistiti.

Tutte le Regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne il Molise. In Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Abruzzo, è stata raggiunta la soglia di intensità media dell’incidenza.

Le età più colpite

Se guardiamo le fasce d’età, l’incidenza di questi malanni è una sorta di altalena: a 0-4 anni è pari a 17,92 casi per mille, a 5-14 anni si scende a 7,06 mentre nella fascia 15-64 anni si risale a 10,07. Tra gli individui over 65 anni influenza e virus cugini scendono a 6,22 casi per mille assistiti.

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