Neuroriabilitazione, il Laboratorio delle tecnologie impantabili

Mine Lab
Aboca banner articolo

Sensori, interfacce, AI e algoritmi: in un futuro non troppo lontano saremo potenziati grazie alle tecnologie impiantabili e alla neuroriabilitazione. Due eccellenze italiane, Scuola Superiore Sant’Anna e Università Vita-Salute San Raffaele, scommettono si questo filone grazie a un’alleanza che ha dato vita a un Laboratorio congiunto sulle neurotecnologie impiantabili modulari: il Mine Lab.

La sede principale del Mine Lab si trova a Milano, presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, e la struttura parte con un obiettivo ambizioso: colmare il divario tra le neurotecnologie impiantabili e le applicazioni pratiche, dal controllo di dispositivi esterni al ripristino delle funzioni motorie grazie a interfacce impiantate in diverse zone del sistema nervoso (vedi l’immagine). Soluzioni innovative per persone con disabilità: quasi 13 milioni in Italia, delle quali oltre 3 milioni con forme gravi.

Gli obiettivi

L’iniziativa, che porta il nome di due scienziati celebri come Pietro Mortini, ordinario di Neurochirurgia all’UniSR e Silvestro Micera, ordinario di Bioelettronica e Ingegneria Neurale alla Sant’Anna, guarda alla personalizzazione di soluzioni davvero innovative, andando oltre i prototipi.

Nella struttura lavoreranno esperti in neurochirurgia, ingegneria neurale, neuroriabilitazione, elaborazione di segnali e immagini biomediche, sensori indossabili e intelligenza artificiale, impegnati nello sviluppo di soluzioni neurotecnologiche all’avanguardia per ripristinare i movimenti, effettuare valutazioni a distanza, esplorare le interfacce uomo-macchina e restituire le funzioni termiche, tattili e propriocettive.

“Nel nostro Dna – sottolinea Mortini – c’è sempre stata la volontà di sviluppare nuove terapie, ottenendo risultati straordinari nella pratica clinica. L’Università Vita-Salute San Raffaele e la Scuola Superiore Sant’Anna possono creare insieme una sinergia organizzativa e interdisciplinare unica, che nasce dall’incontro tra le nostre competenze in neurochirurgia e quelle della Scuola Sant’Anna nei campi della bioelettronica e dell’ingegneria neurale. Grazie a questo approccio, stiamo creando una nuova sfida scientifica e anche una grande opportunità per chi è affetto da malattie attualmente considerate incurabili“.

Questa partnership strategica “ci permetterà di testare nuove tecnologie per aiutare le persone con disabilità motorie e sensoriali ad aumentare la loro indipendenza e la loro qualità della vita – ha aggiunto Micera – Attraverso il Mine Lab, le neurotecnologie sono pronte a migliorare significativamente il loro impatto clinico, con risultati attesi sia nelle applicazioni cliniche che in quelle industriali”. Il Made in Italy in questo settore si prepara a fare importanti passi avanti.

Il futuro e la lotta ai tumori

Se tutto questo vi sembra avveniristico, sappiate che nei prossimi anni il Mine Lab intende sviluppare  anche organi artificiali da impiantare dopo la rimozione del cancro. Il team multidisciplinare collaborerà strettamente con i pazienti e i medici per affrontare le sfide cliniche del mondo reale, con un occhio attento all’applicazione pratica di neurotecnologie impiantabili all’avanguardia.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.