La sanità per gli studenti italiani rappresenta la priorità su cui è più urgente investire (50% dei ragazzi). E questo anche rispetto a temi ‘caldi’ come la transizione energetica e la digitalizzazione del Paese (rispettivamente al 21,6% e 15,9% del campione). Salute, prevenzione e innovazione tecnologica (intelligenza artificiale, robotica) sono i driver della nuova edizione di Fattore J, il progetto promosso da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo Digitale per sensibilizzare i giovani sul valore dei progressi scientifici per la salute, il benessere e la qualità della vita, e così da aumentare anche le possibilità di contrastare le disuguaglianze nell’accesso alle cure di intere famiglie, che non so raggiunte da adeguate attività dìinformazione e sensibilizzazione. Il progetto ad oggi ha visto il coinvolgimento di oltre 300 mila studenti e la formazione di oltre 26.000 di loro.
Questione (anche) di linguaggio
La medicina sta cambiando, e lo fa alla velocità impressa dall’intelligenza artificiale e dai Big Data. Ma questa velocità si scontra con un problema: secondo recenti studi, l’Italia si attesta tuttora agli ultimi posti per Health Literacy. In pratica, il 31% 1 dei cittadini dichiara di avere difficoltà a comprendere le informazioni sanitarie, contro il 23% della media dei Paesi europei.
I giovani e la salute
Tuttavia l’attenzione dei più giovani nei confronti della salute e della sanità è forte: come abbiamo visto, la ricerca condotta dal Politecnico di Milano su 460 studenti tra i 14 e 20 anni del network di scuole coinvolte nel progetto, mostra come quasi il 50% dei ragazzi consideri prioritarie per la società ricerca e salute, più rilevanti rispetto a questioni come transizione ecologica, digitalizzazione, competitività e cultura.
Non solo fiducia e interesse per le sfide della scienza: la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze intervistati ritiene che la medicina del futuro debba essere prima di tutto avanzata tecnologicamente per offrire soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci. Secondo il panel inoltre è necessario promuovere l’assistenza “di prossimità” come strumento per garantire maggiore equità nell’accesso alle cure, così come assicurare al sistema una presenza adeguata di specialisti e operatori sanitari.
La nuova edizione
L’edizione 2023/24 di Fattore J è focalizzata su aree in cui la prevenzione gioca un ruolo centrale nel promuovere la salute, come l’oncologia, con particolare attenzione al tumore al polmone, l’Hiv e la salute mentale, tema quest’ultimo che per le nuove generazioni sta assumendo crescente rilevanza.
Fattore J prevede attività di formazione destinate agli studenti delle scuole superiori e universitari, attraverso webinar con la partecipazione di esperti, medici, associazioni pazienti e volontari di J&J. L’obiettivo è raggiungere 5mila studenti durante l’anno scolastico in corso. Quest’anno gli studenti formati potranno accumulare crediti diventando “attori del cambiamento” attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro presso alcune associazioni partner del progetto. Un’esperienza che consentirà loro di entrare in contatto diretto con le necessità e i bisogni di assistenza delle persone affette da patologie e promuovere un senso di inclusione e la creazione di valore condiviso.
“Con Fattore J – ha sottolineato Alessandra Baldini, direttore Medical Affairs di Johnson & Johnson Innovative Medicine – contribuiamo a diffondere nei ragazzi e nelle ragazze maggiore consapevolezza sull’importanza della salute, sul valore dell’innovazione nelle terapie, sulla possibilità che loro stessi possano aprire la strada verso la medicina di domani, sfruttando la tecnologia e l’Intelligenza artificiale in particolare”.
La nuova edizione di Fattore J prevede, infatti, anche il coinvolgimento di gruppi misti di studenti delle scuole superiori e università in un nuovo contest creativo, Health Bot, per ideare e sviluppare soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la salute. I risultati saranno presentati durante la RomeCup2024, un appuntamento dedicato alla robotica e all’intelligenza artificiale che mette in collegamento scuole, centri di ricerca, università, aziende e istituzioni. Per i loro progetti, gli studenti potranno avvalersi del supporto di esperti di innovazione e AI di J&J, che li aiuteranno nella preparazione dei progetti sia durante incontri in presenza nella nuova sede di Milano che nel corso dei webinar.
“Dopo quattro anni, il progetto Fattore J è forte di una rete multisettoriale in grado di rispondere con autorevolezza e vicinanza alle richieste dei ragazzi, da sempre nostri destinatari e interlocutori. Grazie ai momenti di incontro con loro – ha concluso Mirta Michilli, direttrice generale di Fondazione Mondo Digitale – abbiamo capito che è prioritario aumentare la consapevolezza e l’attenzione alla prevenzione, al prendersi cura di sé e degli altri, favorire un atteggiamento consapevole e costruttivo di fronte alla patologia. È per questo che l’azione formativa si rafforza di anno in anno e le occasioni di confronto si moltiplicano, così come le testimonianze che fanno parte del programma del progetto”.
