Vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli. Quando però la tenacia non basta, un aiuto può arrivare dalla tecnologia. Utilizzereste un collare smart per dimagrire? E per tenere sotto controllo il diabete? L’idea è venuta ai ricercatori della Purdue University, che hanno ideato e realizzato, appunto, un collare intelligente: il dispositivo sembra uno stringigola o un laccio ma è dotato di appositi sensori e consente a chi lo indossa di monitorare il proprio introito alimentare.
Il monitoraggio automatico di cibo e liquidi può essere utile nella gestione di diabete e obesità, o nel caso degli sportivi che hanno obiettivi particolari sul fronte della forma fisica. Ma le tecnologie indossabili devono essere in grado di distinguere mangiare e bere da movimenti simili, come parlare e camminare.
Così Chi Hwan Lee e i suoi colleghi hanno pensato a un collare dotato di apprendimento automatico in grado di distinguere i movimenti del corpo dall’assunzione di liquidi e cibo. Il dispositivo include un sensore per elettromiografia di superficie, un accelerometro a tre assi e un microfono.
Insieme, questi sensori possono ‘registrare’ e riconoscere i diversi modelli di attivazione muscolare del collo, del corpo e i segnali acustici emessi mentre ci muoviamo. In un piccolo studio condotto su sei volontari, l’algoritmo di apprendimento automatico ha determinato correttamente quali movimenti indicavano mangiare o bere, con un tasso di precisione di circa il 96% per le attività singole e dell’89% per quelle simultanee.
L’archetto per il collo è costituito da un tessuto elastico, snodabile, traspirante, con una batteria che ha un’autonomia di oltre 18 ore tra una ricarica e l’altra. Secondo gli autori, il collare potrebbe essere integrato in un sistema a circuito chiuso combinato con un glucometro e una pompa per insulina per calcolare i dosaggi per i pazienti diabetici, identificando gli orari dei pasti, o per aiutare gli atleti e i soggetti che intendono perdere peso.
