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La Sis 118 conferma Balzanelli alla presidenza, le sue priorità

Mario Balzanelli

Il sistema dell’emergenza “rappresenta lo scudo di protezione di 60 milioni di italiani, non è possibile che lo Stato se ne disinteressi evitando non solo di potenziarlo, ma anche di dare dignità e riconoscere tutele a tutti gli operatori: medici, infermieri e autisti soccorritori”. È battagliero come di consueto Mario Balzanelli, rieletto per il biennio 2024-26 presidente nazionale della Società italiana sistema 118 (Sis 118). Che fin d’oggi rinnova il suo impegno per l’istituzione del profilo professionale dell’autista-soccorritore. Ma non solo.

Resta prioritaria nell’agenda del presidente la questione della fuga dei ‘camici bianchi’. “I medici – insiste Balzanelli – se ne stanno andando, stanno lasciando in massa il 118. E questo in tutte le Regioni. Abbiamo la necessità di un contesto che riconosca l’importanza del ruolo di questi operatori, a partire dall’allocazione delle risorse. Non possiamo essere sistematicamente ignorati” quando è il momento di decidere dove vanno i finanziamenti.

Le priorità

Ecco perché i pilastri del  mandato presidenziale e i lavori del Comitato di presidenza e del Consiglio direttivo nazionale della Sis 118 saranno il potenziamento del Sistema di Emergenza Territoriale attraverso una riforma legislativa e uno stanziamento di risorse che valorizzino il 118; il riconoscimento dei medici di emergenza territoriale; l’integrazione e l’ottimizzazione funzionale dei percorsi operativi e gestionali; l’implementazione tecnologica delle Centrali Operative.

Una modernizzazione che, per Balzanelli e la sua squadra, non può più prescindere da moderne tecnologie come i sistemi di geolocalizzazione satellitare e l’interpretariato automatico in caso di chiamate da persone che non parlano l’italiano. Nel mirino anche i ritardi causati dall’odiato (da Sis 118) doppio passaggio delle telefonate imposto dall’attuale modello di funzionamento del 112. Insomma, Centrali Operative 118 e mezzi di soccorso vanno  modernizzati e resi più smart grazie agli strumenti di telemedicina, mentre occorre aumentare i mezzi di soccorso nei vari territori regionali, perché il loro numero complessivo venga calcolato sulla base dei tempi di percorrenza previsti per area urbana ed extraurbana.

Attenzione alla ricerca

Nel cuore di Balzanelli ci sono anche formazione e ricerca. Lo testimonia il progetto sperimentale Seuam (Sanitary Emergency Urban Air Mobility), fortemente voluto da Società italiana sistema 118 (Sis 118), attualmente in fase di test. Protagonista, uno speciale drone Made in Italy, equipaggiato con un defibrillatore semiautomatico in grado di volare a una velocità massima di quasi 80 km l’ora, per mettere chiunque in condizione di ricevere una ‘scossa salvavita’ entro 3 minuti dall’insorgenza di un arresto cardiaco.

Soccorso dal cielo: il drone Made in Italy con defibrillatore salva-vita

 

L’appello

“Il 118 non è fatto da fantasmi”, ci ricorda Balzanelli, chiedendo al Governo “di prendere in seria considerazione il Sistema di Emergenza Territoriale 118. L’era crepuscolare della grande amnesia istituzionale che subentra, inesorabile, ogni qualvolta la programmazione sanitaria nazionale dovrebbe attivarsi in favore del Sistema di Emergenza Territoriale 118, finisca quanto prima. Parliamo di operatori che salvano decine di migliaia di vite ogni giorno. Il mio mandato presidenziale si fonderà su un punto irrinunciabile: il 118 va rinforzato, valorizzato, riconociuto per ciò che obiettivamente è. E sarà necessario voltare pagina su questo fronte”, conclude il presidente. La pazienza degli operatori è esaurita.

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