Ci siamo quasi: le Olimpiadi di Parigi sono dietro l’angolo. Se il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ci ha confidato l’auspicio di fare meglio di Tokyo, quanti sono e da dove vengono i talenti italiani in gara per aggiudicarsi una medaglia?
Iniziamo col dire che a Parigi vedremo 403 atleti concorrere con i colori della bandiera italiana, impegnati in 34 diverse discipline. Ma se in valori assoluti Roma è la provincia che porta più azzurri nella capitale francese (39 in tutto), dalla Sardegna arriva qualche sorpresa.
Le città delle culle olimpiche
A stilare la mappa delle “culle olimpiche”, vale a dire i luoghi di nascita degli atleti e quelli di residenza prima dei sei anni per gli sportivi nati oltrefrontiera, è un’indagine, realizzata dalla società di consulenza strategica e direzionale PTS. Il lavoro mette in relazione, per ogni provincia, il numero degli atleti presenti a Parigi e la popolazione residente tra i 15 e i 50 anni.
Ebbene, il primo posto nel ranking spetta, un po’ a sorpresa, alla provincia di Oristano: che pur avendo meno di 57mila abitanti nell’età considerata, porta in Francia ben 4 azzurri.
Sul podio anche Livorno e Verbano-Cusio-Ossola, che precedono le province liguri Savona (4°) e Genova (5°). Nella top 10 figurano poi tre province toscane (Massa-Carrara 6ª, Pisa 7ª e Siena 10ª), e due del Nord-Est: Udine (8ª) e Trento (9ª).
Oristano vanta un doppio primato, puntualizzano gli autori del report, perché è al vertice anche della classifica relativa agli uomini, in quanto rappresentata da Lorenzo Patta, oro in Giappone nell’atletica con la staffetta 4×100, dal canottiere Stefano Oppo e da Sergio Massidda, impegnato nel sollevamento pesi. Con loro a Parigi ci sarà anche la pallavolista Alessia Orro.
Dietro Oristano, la provincia di Massa-Carrara, con il tennista Lorenzo Musetti, e Verbano-Cusio-Ossola, che dà i natali al ciclista Filippo Ganna, vincitore a Tokyo nell’inseguimento a squadre.
Per le donne, invece, la prima in classifica è Savona, grazie soprattutto alle atlete del nuoto sincronizzato, con Livorno e Udine a completare il podio. Livorno, Genova e Trento sono le uniche province presenti tra le prime 10 in entrambe le classifiche “di genere”.
Il primato della Capitale
L’analisi considera anche i valori assoluti e quindi il numero complessivo di atleti e atlete in gara a Parigi: come abbiamo anticipato, la provincia più rappresentata è Roma, seguita da Torino (20), Napoli (19), Milano (18), Genova (15), Vicenza e Brescia (12), Firenze (11) e Bologna (10).
Guardando alla cartina dell’Italia, sono 82 le province con almeno un rappresentante e, di contro, sono 25 quelle che non porteranno atleti a Parigi: tra queste figurano Aosta e Belluno, che saranno invece rappresentate ai Giochi invernali Milano-Cortina 2026. Mancano all’appello anche Novara e Biella (Piemonte), Mantova e Sondrio (Lombardia) e Agrigento ed Enna (Sicilia).
Il primato della Toscana
A livello regionale, spicca invece la Toscana, con 10 territori su 10 presenti ai Giochi; bene anche Friuli Venezia-Giulia (4 su 4) e Trentino Alto-Adige (2 su 2). Tra le regioni più grandi, non saranno sui campi di gara due province del Piemonte (Novara e Biella), due della Lombardia (Mantova e Sondrio) e due della Sicilia (Enna e Agrigento).
Per vedere se la mappa delle ‘culle’ degli atleti sarà la stessa anche nel caso delle medaglie, non ci resta che attendere l’inizio delle Olimpiadi.