V-Day per gli over 80 in Lombardia, tra attese e problemi

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Il V-Day (dove V sta per vaccinazioni) per l’adesione degli over-80 alla campagna vaccinale anti-Covid è iniziato anche in Lombardia. E con esso anche i primi problemi. Prenotarsi in Lombardia è possibile tramite il portale web dedicato, oppure facendo riferimento ai medici di famiglia e alle farmacie che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare gli interessati a chiedere di essere messi in lista per ricevere il vaccino, sempre attraverso l’interfaccia del portale. Ebbene, alle 12:50 era già attiva una coda di circa 15mila persone, tra cittadini aventi diritto e caregiver che tentavano di prenotare per i propri genitori o per la persona anziana assistita, circa 20 minuti di attesa. Poco tutto sommato.

Il sistema apparentemente è molto semplice: basta inserire codice fiscale, anno di nascita e ultime cinque cifre della tessera sanitaria unitamente al numero di telefono fisso a cui si vuole essere chiamati dagli operatori della Regione per concordare luogo, data e ora della vaccinazione o fornendo un numero di cellulare per poter gestire tutto più comodamente, senza l’obbligo di restare in prossimità dell’apparecchio telefonico come se non ci fosse un domani (giacché non è dato sapere nemmeno la fascia oraria in cui si sarà contattati).

E qui iniziano le grane: per poter ricevere l’sms con le coordinate della vaccinazione è necessario ricevere un codice di sei cifre di verifica da inserire nella schermata del sito di prenotazione. Facile a dirsi, meno a farsi. Giacché aspetta, aspetta, questo famigerato sms di verifica alla fine non arriva sul numero indicato. E dopo un po’ di tempo, il sistema “butta fuori” l’utente, che quindi si trova a dover ripartire daccapo, rimettendosi in coda. Che nel frattempo indica 140mila persone in fila e oltre un’ora di attesa…e il gioco ricomincia.

Provare per credere, dopo altri tentativi da dispositivi diversi tra tablet, pc e smartphone la situazione continua a ripetersi. L’unica soluzione, provata al terzo tentativo e andata a buon fine, è quella di indicare un numero fisso, anziché quello di cellulare. Il sistema “digerisce” subito la richiesta e restituisce una ricevuta di adesione alla campagna vaccinale.

Resta ora da capire cosa accadrà quando gli addetti della Regione Lombardia chiameranno i diretti interessati che, questo punto, immaginiamo siano proprio gli ultraottantenni in attesa di vaccino giacché i cargiver familiari possono lavorare anche fuori casa, anche in tempi di Covid. Nonni e nonne dovranno restare in casa h24 portandosi il cordless anche in bagno per non perdersi la chiamata che può salvargli la vita? E poi per quanti giorni?

Un altro scivolone della Sanità lombarda, che si rivela nuovamente poco capace di rispondere come si deve all’emergenza, nonostante la Lombardia sia la Regione italiana più colpita dalla pandemia. E nonostante il rinnovo del vertice del Welfare con l’ingresso dell’assessora Letizia Moratti e la chiamata di Guido Bertolaso per il coordinamento della campagna vaccinale.

Interpellata, Regione Lombardia, tramite Lombardia Notizie, rilascia le seguenti dichiarazioni. “Alle 15.15, dopo poco più di due ore dall’avvio del servizio sono 12.095 le adesioni raccolte sul portale vaccinazionicovid.servizirl.it. per la vaccinazione degli ultra ottantenni. Di queste 1.488 sono state effettuate tramite le farmacie e 88 dai medici di base; 115 mila sono gli utenti in coda.
Al momento si sta rilevando qualche rallentamento nella generazione da parte del gestore telefonico dell’Sms necessario alla validazione del numero di cellulare inserito; nell’attesa la sessione potrebbe scadere richiedendo un nuovo accesso”.

La Regione ricorda inoltre che “l’adesione può essere espressa senza fretta anche nei prossimi giorni e che l’ordine di registrazione sulla piattaforma non corrisponderà all’ordine in cui si verrà vaccinati”.
La priorità sarà data ai cittadini ultracentenari, che in Lombardia oltre 4.000, a scalare sarà il turno degli ultranovantenni fino ad arrivare ai nati nel 1941. Intanto in altre regioni la vaccinazione procede spedita. Nel Lazio, ad esempio, la vaccinazione degli over-80 è in fase avanzata. E l’1 marzo inizieranno a vaccinare gli under-55.

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