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Tumori, protocollo per la tutela dei diritti dei pazienti

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Tutelare i diritti dei malati, in particolare di i pazienti colpiti da tumori. Cittadinanzattiva e Fondazione Ant hanno sottoscritto un protocollo di intesa volto a unire le forze e mettere in campo sinergie e progetti per favorire attività legate alla tutela dei diritti delle persone, con particolare attenzione ai malati di tumore assistiti a domicilio e dei loro familiari, nel rispetto dell’eguaglianza, dell’imparzialità e della giustizia più in generale, al livello nazionale e territoriale.

A darne notizia sono le due realtà, in una nota congiunta. Tra i diversi punti che caratterizzano l’accordo: promuovere e favorire una corretta informazione, chiara, trasparente e indipendente per l’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai pazienti oncologici; favorire l’empowerment dei cittadini sui tumori e sull’assistenza domiciliare gratuita utilizzando le reciproche competenze. Cittadinanzattiva si impegna a coinvolgere Fondazione Ant in tutte le iniziative nazionali e locali o politiche in cui si affrontino tematiche legate alla patologia. Fondazione Ant si impegna a sua volta a coinvolgere Cittadinanzattiva in tutte le iniziative nazionali in cui si affrontino tematiche legate alle patologie croniche, alla prevenzione dei tumori, le cure palliative, la gestione dei sintomi complessi, gli aspetti psicologici della cura, il caregiving.

Le due realtà si impegna a promuovere, di comune accordo, iniziative di informazione, formazione ed empowerment rivolte ai cittadini relativi alla diagnosi precoce, e, più in generale, dei corretti stili di vita. Il protocollo prevede anche la presenza di Fondazione Ant all’interno del Coordinamento nazionale delle Associazioni Malati Cronici e Rari – CnAMc, a cui aderiscono attualmente circa 110 gruppi.

“Questa iniziativa – ha commentato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva – è una ulteriore sottolineatura di quanto sia importante il valore del partenariato e della collaborazione tra organizzazioni. Abbiamo grande stima del lavoro realizzato in questi anni da Fondazione Ant, e l’importanza di unire le energie è legata anche al ruolo che l’attivismo civico può giocare per dare un importante aiuto per ripensare il servizio sanitario nazionale, affinché metta davvero al centro i diritti e i bisogni dei cittadini. L’assistenza domiciliare e l’attenzione al caregiving sono alcuni degli aspetti centrali e la collaborazione ci aiuterà ad essere ancora più presenti e efficaci”.

“La tutela dei diritti delle persone, nel rispetto dell’uguaglianza e dell’equità, fa parte di quel concetto di “dignità della vita” al centro di tutte le attività di Ant, dalla prevenzione oncologica offerta ai cittadini, all’assistenza medico-domiciliare gratuita ai malati di tumore – commenta Raffaella Pannuti, presidente di Ant – La pandemia che stiamo vivendo ha fatto emergere come prioritari temi importanti di cui ci facciamo portavoce da sempre, come la necessità di ampliare il ruolo dell’assistenza domiciliare nel contesto della Sanità pubblica e in collaborazione con il Terzo Settore. Ma il nostro impegno, e in questo l’alleanza con Cittadinanza Attiva è fondamentale, è rivolto anche a mantenere alta l’attenzione su aspetti della vita che riguardano tutti noi come il diritto a non provare dolore, sancito dalla Legge 38/2010, il sostegno ai caregiver e alle famiglie colpite dalla malattia, l’accesso ai programmi di screening e di prevenzione oncologica per una tutela della salute a 360°”.

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