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Mentre Covid-19 continua a correre in India, con un ritmo di circa 350mila nuovi casi al giorno e un totale di oltre 200mila vittime, più di 3.000 nelle ultime 24 ore, da più parti si chiede di bloccare i voli in arrivo dal Paese.

La recente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, vieta l’ingresso e il transito in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India, ma non blocca i voli.

In base alla disposizione di Speranza, i residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Mentre chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione.

Un’azione di filtro che potrebbe non bastare. “In questa fase è importante bloccare gli arrivi dall’India: sono previsti oggi due arrivi all’Aeroporto di Fiumicino e altri nei prossimi giorni”, avverte l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, già alle prese con l’indagine epidemiologica della Asl di Latina sulla comunita’ Sikh e la variante indiana.

Il timore è quello di importare casi da un Paese dove Covid-19 appare fuori controllo e dove circola abbondantemente una nuova variante del Coronavirus. Replicando un po’ quello che è accaduto all’inizio della pandemia con gli arrivi dalla Cina. Tra l’altro, bloccare i voli diretti lascerebbe aperto il problema dei passeggeri che fanno scalo in altri Paesi.

“Le nostre squadre Uscar sono già allertate e pronte ad eseguire i tamponi a tappeto presso lo scalo, come avvenne con i voli provenienti dal Bangladesh, ma solo i tamponi non sono sufficienti. E’ necessario che vengano fatte delle quarantene controllate, possibilmente in aree quali le caserme. Il Servizio sanitario regionale non può farsi carico di gestire migliaia di arrivi”.

Il problema, insomma, in questo periodo sono i voli. “Daremo, come sempre, tutta la nostra collaborazione alla Protezione civile nazionale e alle autorità di pubblica sicurezza, ma il tema va risolto a monte – sostiene D’Amato – sospendendo, in questa fase, gli arrivi dall’India. Siamo fortemente impegnati in una vasta indagine epidemiologica nel sud Pontino volta a tracciare almeno 300 casi giunti dall’India negli ultimi giorni”.

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