Pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta alle minorenni, il Tar

ragazza pillola 5 giorni dopo
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Le ragazze minorenni potranno continuare a chiedere in farmacia senza ricetta l’ulipristal acetato, cioè il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza noto come pillola dei cinque giorni dopo. A confermarlo, il Tar del Lazio con una sentenza pubblicata il 4 giugno scorso.

Con questa sentenza il Tar ha respinto il ricorso di alcune associazioni pro vita contro la determina Aifa numero 998 dell’8 ottobre 2020, con la quale era stato eliminato l’obbligo di prescrizione medica per le under 18.

I giudici hanno specificato che in base all’autorizzazione dell’Aifa, questa pillola “avrebbe una funzione meramente antiovulatoria“. Perciò impedisce la fecondazione, ma non causa l’aborto di una gravidanza in corso, come invece sostenevano le associazioni pro vita. Per i giudici questa tesi si basa unicamente “su uno studio di un esperto” che esprime “nella sostanza un mero giudizio di non condivisione, o comunque una diversa opinione, se non addirittura un semplice dubbio, rispetto a quanto affermato dal competente organo tecnico”.

Il Tar ha respinto anche le accuse relative agli effetti indesiderati e ai possibili effetti tossici sul fegato correlati all’uso di questa pillola, definendole “asserzioni del tutto generiche” e “mere asserzioni ipotetiche”, senza alcun approfondimento scientifico. Del resto la pillola dei cinque giorni dopo si può vendere alle maggiorenni senza l’obbligo di prescrizione medica già dal 2015.

Si sono costituite in giudizio come parti in causa l’Aifa, il ministero della Salute e la casa produttrice del farmaco Hra Pharma Italia rappresentata da LS Cube Studio Legale, insieme allo Studio Legale Vaiano.

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