Covid, Sabaudia Premio Pavoncella alla creatività femminile

Covid Pavoncella
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Donne in trincea contro Covid-19, ma spazio anche al sociale, alla letteratura, alla promozione culturale ed innovazione tecnologica in Rai, all’arte.

Sarà la grande piazza del Comune di Sabaudia, gioiello del Razionalismo, a fare da palcoscenico alla decima edizione del Premio “Pavoncella alla creatività femminile” in programma il 4 settembre 2021, con inizio alle ore 18,00.

In questi giorni la Giuria del “Pavoncella” presieduta da Chiara Palazzini, unitamente alla presidente del Premio, Francesca d’Oriano ed al presidente del Comitato scientifico, Michele Guarino, hanno completato l’elenco delle vincitrici della decima edizione, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio, del presidente della Regione Lazio, della Provincia di Latina, dell’Amministrazione della Città di Sabaudia, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e di Roma, dell’Associazione no profit Medicina e Frontiere e dell’Associazione culturale ArteOltre.

Tra le “eccellenze in rosa” dell’edizione 2021 del Premio figurano tre donne unite da un comune denominatore: la lotta condotta contro il coronavirus, ciascuna per le proprie competenze e lo specifico ruolo scientifico, professionale e manageriale. Sono la microbiologa Anna Teresa Palamara, premiata per la Ricerca scientifica; Silvia De Dominicis, presidente ed amministratore delegato della “Johnson & Johnson” Medical spa, premiata quale Donna Manager 2021; Marta Giovanetti, cui va la borsa di studio per la Ricerca scientifica conferitale dalla Innbiotec.

Anna Teresa Palamara, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica della “Sapienza”, è dal luglio scorso, il nuovo direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Una direzione, la sua, considerata strategica nella lotta a Covid-19 e nell’individuazione delle sue varianti.

Silvia De Dominicis si occupa da anni della salute e del benessere delle persone in tutte le fasi della vita. E all’insorgere della pandemia non si è fatta trovare impreparata non solo contribuendo alla produzione del vaccino, ma soprattutto impegnandosi a proteggere i suoi dipendenti dal virus, estendendo a tutti lo smart-working, ancor prima che venisse reso obbligatorio.

La borsa di studio concessa a Marta Giovanetti, per scelta unanime della Giuria e del Comitato scientifico del Pavoncella, vuole essere un piccolo ma tangibile riconoscimento per questa instancabile ricercatrice che da Marino, la nota località dei Castelli Romani, ha viaggiato nel mondo, acquisendo sul campo, un know-how scientifico di altissimo livello, occupandosi sempre di contrasto ai virus, a cominciare da Ebola.

E proprio in virtù delle sue esperienze di virologa non si è sottratta alla sfida di Covid-19 ed è tornata in Italia, per studiare, insieme al suo maestro, Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Ricerca e di Statistica Medica ed Epidemiologica Molecolare del Campus Biomedico di Roma, l’origine e l’evoluzione del coronavirus e delle sue varianti.

Spazio come sempre anche alla Letteratura. Ad imporsi per il Romanzo, è stata Elena Pigozzi con il suo “L’ultima ricamatrice” (Edizioni Piemme). Nella sezione, spicca la Menzione speciale, per Federica Cappelletti, per “Quanto dura un attimo” (Mondadori), l’autobiografia di Paolo Rossi, scritta a quattro mani con il marito, poco prima della sua improvvisa e dolorosa scomparsa.

Il Premio Pavoncella per l’Impegno sociale va invece a Sonia Mascioli che, quale presidente della “Casa delle donne”, associazione tutta al femminile di Amatrice e delle sue Frazioni, ha avuto la forza e la tenacia di trasformare un dolore profondo in una nuova opportunità di vita e di sviluppo per la propria terra martoriata dal terremoto del 2016.

Nel momento in cui la Rai viene affidata ad una nuova governance e si preannunciano scelte difficili, la Giuria ha voluto premiare una donna che è nata professionalmente nella Azienda di Stato e che ne ha scalato tutti i gradini , impegnandosi per la costante promozione culturale e l’innovazione tecnologica: Elena Capparelli, Direttrice di Raiplay e Digital.

Prisca Baccaille, dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Federica Amuro, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, sono infine le vincitrici delle borse di studio conferite nel ricordo di Lea Mattarella, che del Premio Pavoncella, fu giurata.

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