Scuola, viaggi e bus: è il primo settembre la data da segnare sul calendario. Scatteranno infatti mercoledì le nuove regole sull’uso del green pass decise dal governo in vista, soprattutto, del ritorno tra i banchi. Ma anche come incentivo per la campagna vaccinale: se infatti la percentuale di italiani che ha completato il ciclo è vicina al 70%, c’è una parte di cittadini, una minoranza che però pesa, che non si è vaccinato, soprattutto tra chi ha tra i 50 e i 59 anni.
Scuola e università
Dunque, per tutta una serie di attività sarà necessario essere muniti del certificato verde. A cominciare dalla scuola. Tutto il personale scolastico dovrà esserne in possesso mentre non sarà richiesto agli alunni. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti retribuzione né altro compenso. Per quanto riguarda le università invece, il governo ha stabilito che la certificazione sarà necessaria per accedere non soltanto ai docenti e ai dipendenti, ma anche agli studenti.
Treni e aerei
Il green pass sarà richiesto per viaggiare sui treni a media e lunga percorrenza come Intercity, Intercity notte e tutti i convogli dell’Alta velocita (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca), mentre la certificazione non è obbligatoria per i treni regionali. Per quanto riguarda gli aerei, il green pass, già previsto per viaggiare in Europa da luglio, servirà dal primo settembre anche per tutti i voli nazionali.
Bus e trasporto locale
Non sarà obbligatorio su metropolitane, autobus locali, tram, treni urbani e regionali e per gli autobus che svolgono servizio locale. Il ministro dei Trasporti e della mobilità sostenibile ha tuttavia annunciato anche il ritorno dei controllori a cui sarà chiesto non soltanto di verificare il possesso del titolo di viaggio ma anche il rispetto della capienza prevista e dell’uso di mascherina e distanziamento. La certificazione verde sarà invece obbligatoria per prendere navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale, a meno che lo stesso non colleghi due luoghi della stessa Regione. Unica eccezione lo stretto di Messina: pur spostandosi tra Sicilia e Calabria, non servirà il green pass.