Covid, vaccinato 70% over 12. L’analisi di Walter Ricciardi

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Obiettivo praticamente centrato: sono 37.476.187 gli italiani che hanno completato il ciclo di vaccinazioni anti-Covid a oggi, quando settembre non è ancora iniziato. Dunque siamo ormai arrivati al 70% della popolazione over 12 (per la precisione al momento siamo al 69,39%).
Un buon risultato per il generale Francesco Paolo Figliuolo e per gli operatori sanitari che hanno lavorato nei centri vaccinali, anche in pieno agosto. Ma basterà per l‘immunità di gregge? Lo abbiamo chiesto a Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, che spiega: “Si tratta di un buon risultato, ma non deve essere la meta“.
Per porre davvero un freno alla corsa del virus di Covid-19 occorre fare di più. Il 70% di vaccinati, insomma, non basterà per l’immunità di gregge. “Il messaggio – chiarisce Ricciardi – deve essere: vacciniamoci tutti e facciamolo il prima possibile, perché c’è il rischio che emergano varianti ancora più contagiose. E’ una corsa contro il tempo, e contro il virus, e non è facile vincerla”.
“Questo virus ha capacità di selezione notevoli, e quello che è successo in Cornovaglia è allarmante”, aggiunge. Qui sono stati registrati quasi 5.000 casi di Covid, collegati al Boardmasters Festival, un evento di musica e surf svoltosi dal 10 al 15 agosto nella località balneare di Newquay.
“I colleghi – spiega Ricciardi – hanno isolato una ulteriore sottovariante della Delta, ancora più contagiosa. Dunque vacciniamoci per evitare gli effetti gravi di Covid-19. Il 70% dei vaccinati over 12 è un risultato – ribadisce l’esperto – ma non deve essere la meta. Il vero obiettivo è arrivare a vaccinare la stragrande maggioranza della popolazione sopra i 12 anni per quest’anno, e probabilmente l’anno prossimo vaccinare anche i bambini. Perché sta emergendo che questo vaccino è molto sicuro ed immunogeno anche nei bambini”.

In questi giorni non sono mancate polemiche sul prolungamento a 12 mesi del green pass. Ma a questo punto non rischiamo di ritrovarci con green pass validi ma operatori sanitari (che poi sono fra i vaccinati della prima ora) non protetti?

“Stiamo vedendo che l’immunità, in una persona normale, arriva fino a 9 mesi, oltre va ancora visto. Ma il prungamento del green pass andava fatto – risponde Ricciardi – perché altrimenti avrebbe generato un problema per i primi vaccinati. Se ci rendessimo conto che la stragrande maggioranza delle persone vaccinate da tempo dopo un determinato periodo ha una vulnerabilità, allora andrebbe fatta la terza dose di vaccino. Una misura non esclude l’altra. E la terza dose che va fatta subito ad anziani e fragili”.

Per Ricciardi la pandemia è destinata a durare anni. “Se noi vacciniamo molto, abbiamo la possibilità di vedere la luce nel 2022. Se invece non vacciniamo abbastanza, questa situazione va avanti fino al 2024”, ha spiegato più volte.

E, alla luce di quello che sta accadendo all’estero, il consiglio per i vaccinati che stanno tornado alle attività dopo la pausa estiva è quello di tenere alta la guarda. Il vaccino non deve ingenerare un senso di eccessiva sicurezza.

Mascherine all’interno e misure di igiene vanno mantenute, perché se i vaccinati possono stare più tranquilli, rischiano però inconsapevolmente di infettare gli altri. Ecco perché dobbiamo vaccinare, e continuare a osservare le precauzioni anti-Covid”, conclude Ricciardi.

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