Treni in ritardo per le proteste dei no Green pass

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Si attendevano a partire dal primo pomeriggio, ma le proteste contro il green pass sono iniziate già nella mattinata. Se nelle stazioni la situazione appare molto tranquilla, sui tabelloni si moltiplicano gli annunci di ritardi, anche di 80 minuti, “per la presenza di persone non autorizzate sui binari“, come annunciato sul Frecciarossa Firenze-Napoli di questa mattina.

E, dopo la mobilitazione di oggi, con il presidio in 54 città italiane, sul gruppo Telegram ‘Basta dittatura!’ è arrivato l’annuncio del prolungamento fino al 3 settembre delle proteste.

In Romagna, come riferisce l’Agi, e’ la stazione ferroviaria di Rimini quella in cui si temono maggiori difficolta’. Già in mattinata sono arrivate decine di carabinieri, polizia e polizia ferroviaria, molti dei quali in assetto anti-sommossa, per evitare disordini nel primo pomeriggio. La citta’ romagnola e’ quella che in Emilia-Romagna si caratterizza per i tassi più bassi di persone vaccinate. Anche Riccione e Cattolica sono osservate speciali data l’ancora altissima presenza di turisti, mentre personale delle forze dell’ordine e’ presente anche a Cesena e Forlì.

Le stazioni di Roma sorvegliate speciali oggi per il rischio di proteste contro l’obbligo di esibire il Green pass per viaggiare su treni a lunga percorrenza: da oggi il personale a bordo richiede infatti, oltre al biglietto, anche il ‘certificato verde’.

Monitorate, in particolare, Termini, Tiburtina e Ostiense dove transitano i treni dell’Alta velocità. Al momento, secondo quanto apprende l’Ansa e come è stato possibile verificare di persona, non si registrano criticità, al di là dei ritardi per la “presenza di persone non autorizzate sui binari”.

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