Senza vaccini 2,88 mln over 50, i dati di efficacia

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Mentre la campagna anti-Covid procede con le prime somministrazioni della terza dose ai più fragili (oltre 12mila), resiste lo zoccolo duro degli over 50 senza vaccini. Secondo l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, infatti, 3,7 milioni di over 50 (13,5%) non hanno ancora completato il ciclo vaccinale , con rilevanti differenze regionali (dal 16,3% della Calabria al 6,3% della Puglia). E di questi, 2,88 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose.

Calano anche le somministrazioni di vaccini (1,48 mln): questa settimana solo 486 mila nuovi vaccinati.

Dunque, secondo il report Gimbe, “l’esitazione vaccinale persiste negli over 50 e frena la fascia 12-19, dove quasi 1,5 milioni di ragazzi non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino”. Questo a fronte di un’efficacia che si mantiene molto elevata. Ma vediamo i dettagli

Al 22 settembre (aggiornamento ore 6.16) risultano consegnate 93.563.560 dosi di vaccini: nonostante nell’ultima settimana siano state ricevute solo 1,4 milioni di dosi, le scorte di vaccini a mRna restano stabilmente sopra quota 10 milioni.

Al 22 settembre (aggiornamento ore 6.16) il 75% della popolazione (n. 44.450.943) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+526.912 rispetto alla settimana precedente) e il 69,8% (n. 41.345.448) ha completato il ciclo vaccinale (+1.049.468).

Continua a scendere il numero di somministrazioni settimanali (n. 1.480.800), con una media mobile a 7 giorni di 212.789 somministrazioni/die. “Nonostante la considerevole disponibilità di dosi – commenta il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – il numero di nuovi vaccinati settimanali, dopo la timida risalita di fine agosto (831mila), nell’ultima settimana è crollato intorno a quota 487mila. Stante l’attuale e ingiustificata indisponibilità pubblica di dati sulle prenotazioni non è possibile sapere in che misura questi numeri saliranno nelle prossime settimane per effetto dell’estensione dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro”.

Nel frattempo, le Regioni hanno dato il via alla terza dose nelle persone con immunocompromissione clinicamente rilevante: dal 14 settembre sono state somministrate 12.612 dosi.

Vaccini agli over 50: l’89,5% della popolazione over 50 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con un irrisorio incremento settimanale nazionale (+0,6%) e nette differenze regionali: dal 93,7% della Puglia al 83,7% della Calabria. In dettaglio:
Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 4.218.163 (94,1%) hanno completato il ciclo vaccinale e 97.875 (2,2%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 5.379.699 (90,2%) hanno completato il ciclo vaccinale e 123.721 (2,1%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 6.430.347 (86,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 203.388 (2,7%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Fascia 50-59 anni: degli oltre 9,4 milioni, 7.614.133 (80,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 402.738 (4,3%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Complessivamente 3,7 milioni di over 50 (13,5%) non hanno ancora completato il ciclo vaccinale , con rilevanti differenze regionali (dal 16,3% della Calabria al 6,3% della Puglia): di questi, 2,88 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose.

A fronte di un sostanziale appiattimento dei trend di vaccinazione in questa fascia di età, le fasce 20-29 e 30-39 anni continuano a salire, seppure ad un ritmo meno sostenuto, mentre la fascia 12-19 mostra segni di frenata.

Ma quanto proteggono oggi i vaccini? L’efficacia da aprile ad oggi si conferma molto elevata nel ridurre i decessi (95,7%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (93,1%) e in terapia intensiva (95,4%), sottolinea la Fondazione Gimbe.

Relativamente alle diagnosi di Sars-CoV-2, invece, l’efficacia si è ridotta dall’88,5% (periodo 4 aprile-11 luglio) al 76,9% (periodo 4 aprile-12 settembre), in misura inversamente proporzionale all’età: infatti, nella fascia 12-39 anni l’efficacia è scesa sino al 67,2% a inizio agosto, anche se nelle ultime due settimane è risalita al 69,3%.

“Tra i più giovani – spiega Cartabellotta – si sta verosimilmente esaurendo “l’effetto estate”, dove l’incremento dei contatti sociali e la minore attenzione ai comportamenti individuali, fondamentali per prevenire il contagio anche nei vaccinati, avevano ridotto l’efficacia vaccinale”.

Infine una buona notizia per i vaccinati. Nelle persone vaccinate con ciclo completo, rispetto a quelle non vaccinate, si registra un netto calo dell’incidenza di diagnosi e soprattutto di malattia severa che porta ad ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso: nelle varie fasce di età, le diagnosi di Sars-CoV-2 si riducono infatti del 78,5-82,6%, i ricoveri ordinari dell’87,2-95,8%, quelli in terapia intensiva del 92,2-98,1% e i decessi del 80,3-95,6%.

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