Test salivari anti-Covid, istruzioni per l’uso

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In una circolare del ministero della Salute le ‘istruzioni per l’uso’ dei test salivari anti-Covid.

I test molecolari su campione salivare, almeno in una prima fase di avviamento, potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei esclusivamente in alcuni contesti, come ad esempio per le attività di screening a scuola o nelle Rsa, tra i disabili o ancora fra i sanitari.

I test antigenici rapidi su saliva non sono invece, al momento, raccomandati. La circolare del ministero della Salute ‘Aggiornamento delle indicazioni sull’impiego dei test salivari per il rilevamento dell’infezione da Sars-Cov-2′, con particolare riferimento al monitoraggio della circolazione virale in ambito scolastico’, è firmata dal direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza. E sottolinea come “recenti evidenze scientifiche sui test salivari molecolari hanno individuato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il 93%, inoltre, alcuni studi condotti in ambito scolastico hanno riportato una elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo”.

Tuttavia il ministero ribadisce che il test molecolare su campione respiratorio nasofaringeo e orofaringeo “resta, tuttora, il gold standard internazionale per la diagnosi di Covid-19 in termini di sensibilita’ e specificita’”.

L’impiego dei test salivari molecolari richiede un numero piu’ elevato di passaggi che comportano tempistiche piu’ lunghe per il processamento dei campioni. Pertanto, afferma il ministero, per evitare il sovraccarico dei laboratori di microbiologia regionali, e assicurare adeguate risorse per garantire l’efficacia e la sostenibilità di questa attività di sanità’ pubblica, i test molecolari su campione salivare, almeno in una prima fase di avviamento, potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei esclusivamente in alcuni contesti.

Ovvero: “In individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico); oppure nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2 in ambito scolastico; per lo screening dei contatti di caso in bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di monitoraggio; in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo”.

In caso di positività del test salivare molecolare, precisa inoltre la circolare, non sarà necessario effettuare un test di conferma su campione nasofaringeo/orofaringeo.

I test antigenici rapidi su saliva, sulla base delle evidenze disponibili, non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. Inoltre i test molecolari su matrice salivare sono validi ai fini della Certificazione verde, mentre “i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde Covi-19”, precisa la circolare che si allinea alle normative europee per Green pass.

Infine una notizia per i genitori. La raccolta del campione salivare per il monitoraggio scolastico della circolazione di Sars-CoV-2, “potra’ essere effettuata anche con modalità di auto-prelievo a domicilio da parte dei genitori/tutori, seguendo un preventivo iter formativo per il conseguimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta”.

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