Il ‘modello Pineto’, benefici per i bimbi del verde sul mare

Pineto
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Un mix benefico per salute dei più piccoli, grazie a una particolare conformazione geografica che, a una spiaggia con sabbia e acque limpide, attrezzata e a misura di bambini e famiglie, abbina la frescura e i vantaggi della vicina pineta secolare.

Proprio la pineta sul mare, come quella che si trova nella cittadina adriatica di Pineto, a pochi chilometri da Pescara, con le sue piante e la relativa ombra, è l’oasi di salute protagonista della tavola rotonda scientifica “Una pineta sul mare. Oasi di Salute”, che si è svolta nel Teatro Polifunzionale di Pineto, con il coordinamento scientifico del pediatra Italo Farnetani, docente della Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta, fondatore e coordinatore delle Bandiere verdi, che premiano da anni le spiagge giudicate dai pediatri più adatte ai bambini.

Pineto da cinque anni si aggiudica la Bandiera verde dei pediatri, ma l’ambizione dell’incontro di oggi è stata quella di ‘codificare’ un vero e proprio ‘modello Pineto’: una ricetta che, a partire dall’attenzione per l’ambiente, la sicurezza e la salute dei piccoli, evidenzi i benefici del mix offerto dal mare e dalla pineta, proponendo un modo muovo di concepire le vacanze dell’intera famiglia.

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Pineto dunque – come è stato sottolineato dai pediatri, pneumologi, dermatologi e igienisti intervenuti – rappresenta un modello, avendo caratteristiche peculiari per la salute dei bambini e delle famiglie. Ma come è nata l’idea? “Come pediatri raccomandiamo da sempre le vacanze al mare, utili per far godere dei benefici del sole, del mare e dell’attività fisica all’aperto. Negli anni però, complici anche le difficoltà economiche, le vacanze delle famiglie si sono ridotte, ed è diventato complesso concentrare l’esperienza in poche settimane. Oltretutto noi raccomandiamo ai genitori di evitare di far stare al sole i bambini nelle ore più calde, ma cosa devono fare allora questi poveri bambini? Ecco che la vicinanza della frescura e dell’ombra assicurata dalla pineta offre un’alternativa preziosa e salutare”, ha spiegato Farnetani.

“Basterebbero 20 minuti al giorno al sole, con il 18% di superficie della pelle esposta, per fare il pieno di vitamina D. Quello che ci preoccupa – ha evidenziato Giulio Gualdi, associato di dermatologia dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti – è che la pelle dei bambini è particolarmente vulnerabile, e che proprio le scottature da piccoli possono essere all’origine di pericolose lesioni della pelle da adulti. Raccomandiamo di usare creme con protezioni alte e di evitare le ore più caldo, ma certo la possibilità di godere di uno spazio attrezzato come quello della pineta a pochi passi dal mare fornisce una soluzione ideale per i piccoli”.

Dal canto suo Gabriele Lupini, ispettore nazionale del corpo militare della Croce Rossa Italiana, pneumologo e medico legale, ha evidenziato “l’attività antinfiammatoria e l’effetto mucolitico del respirare l’aria ricca di essenze tipiche della pineta sul mare. Cloruro, potassio e magnesio sono fra i composti volatili in grado di fluidificare le secrezioni nasali, particolarmente utili nel caso di bambini con frequenti infezioni respiratorie”.

“Ma ci sono benefici anche a livello del sistema cardiovascolare e immunitario: questo mix – ha sottolineato Bruno Nobili, professore emerito di Pediatria nella Seconda Università di Napoli – è particolarmente utile per i bambini allergici e per quelli con problemi respiratori recidivanti, ma anche per i nonni che soffrono di bronchite cronica ostruttiva”.

“La pineta sul mare è una sorta di depuratore naturale: grazie alla vicina spiaggia gli aerosol marini imprigionano gli inquinanti e le polveri sottili sugli aghi dei pini. Pensiamo solo – ha detto Gualberto Mancini, Comandante del Gruppo carabinieri Forestali di Teramo – che per ogni metro cubo di bosco in più si depurano 0,7 tonnellate di C02 e si producono 0,9 tonnellate di ossigeno”.

Ma il mix pineta-mare è utile anche nella lotta a un altro nemico insidioso della salute: “La sedentarietà. Ecco perché è importante l’architettura degli spazi naturali, che devono consentire ai bambini di fare attività fisica mirata, magari dietro l’indicazione di personale formato ad hoc. Una super profilassi particolarmente preziosa dopo i lunghi mesi di confinamento a casa”, ha evidenziato Vincenzo Romano Spica, professore ordinario di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’, direttore del laboratorio di Epidemiologia biotecnologie.

A Pineto l’attenzione per ambiente e salute ha radici antiche: dagli interventi è emersa la lungimiranza della famiglia Filiani, che agli inizi del Novecento fece realizzare la pineta in questa località, a ridosso del mare, e di quanti successivamente l’hanno curata e la curano. Uno spazio per proteggere dagli effetti negativi del sole e godere di quelli positivi, dove poter praticare sport all’aria aperta, correre e giocare, elementi questi ancora più importanti per i bambini dopo le limitazioni legate alla pandemia da Covid-19. Una pineta, quindi, che potrà essere un modello e un laboratorio da replicare anche altrove, a tutto vantaggio della salute e della qualità della vita.

Ma allora quali sono gli ‘ingredienti’ del ‘modello Pineto? L’interscambio tra il blu del mare e il verde della pineta regala benefici enormi – hanno spiegato gli esperti – sia dal punto di vista della respirazione che della depurazione ambientale.

La pineta è ricca di ossigeno e povera di inquinanti, come virus e batteri, con benefici sia per soggetti più a rischio, come ad esempio i bambini che soffrono di asma e allergie, ma anche gli adulti che hanno problemi respiratori come la bronchite cronica ostruttiva. Da non dimenticare l’importanza per la salute dermatologica di poter stare al sole senza dimenticare la crema protettiva e stare all’ombra nelle ore più calde. Il tutto potendo fare attività fisica, limitando i danni della sedentarietà, riappropriandosi del gioco all’aria aperta, che in pandemia era stato messo da parte e che è fondamentale riscoprire.

Certo il modello Pineto è molto difficile da esportare nelle grandi città, ma dovrebbe far riflettere gli amministratori: la tutela dell’ambiente è il primo passo per difendere la salute delle giovani generazioni.

“Questa tavola rotonda scientifica – ha evidenziato il sindaco Robert Verrocchio – ha fatto emergere aspetti importanti relativi ai benefici per la salute apportati dalla nostra pineta, benefici riconosciuti dalle Bandiere verdi di pediatri che da 5 anni consecutivi viene assegnata a Pineto. Essere considerati un modello è per noi motivo di orgoglio e ci invita a alzare ancora di più l’asticella della qualità del nostro ambiente. A Pineto c’è un’Area Marina Protetta, ci occupiamo di nuove piantumazioni per rinvigorire il nostro patrimonio arboreo e di continuare a offrire servizi ai turisti e ai residenti sempre in linea con la qualità ambientale”.

“Pineto – ha concluso Farnetani – rappresenta un modello per la qualità delle vacanze dei bambini. La sua pineta è un’oasi di salute e, unitamente alla qualità del mare (certificata anche dalle bandiere Blu e dalle vele di Legambiente) rappresenta un luogo idoneo a vacanze sicure per i più piccoli. Lo spirito della Bandiera verde, infatti, è proprio quello di far individuare ai pediatri i luoghi e le spiagge, adatte alle famiglie e ai bambini”.

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