Covid in Italia, Rt fermo ma l’incidenza cala ancora

Covid
Aboca banner articolo

Ancora in frenata la pandemia di Covid-19 in Italia. Secondo gli ultimi dati del monitoraggio della Cabina di Regia, infatti, risulta in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 34 per 100.000 abitanti (01/09/2021 –07/09/2021) contro 37 per 100.000 abitanti della settimana precedente (dati del ministero Salute).

L’incidenza di Covid-19 si trova dunque ben al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che può consentire il controllo della trasmissione basato sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Non solo: anche l’indice di contagiosità Rt, che abbiamo imparato a ‘temere’ nei mesi più duri della pandemia, sembra essersi ‘congelato’. Nel periodo 15 – 28 settembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente.

Stabile anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi Covid con ricovero ospedaliero (Rt=0,80 (0,76-0,85) al 28/9/2021 contro Rt=0,80 (0,77-0,84) al 21/9/2021).

Buoni i dati che arrivano dagli ospedali: il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,9% (07/10/2021).

A livello territoriale 4 Regioni risultano classificate a rischio moderato, secondo il Dm del 30 Aprile 2020. Le restanti 17 risultano classificate a rischio basso. Nessuna Regione però supera le soglie di sicurezza (15% per i reparti ordinari e 10% per le terapie intensive), e anche la Sicilia potrebbe tornare in zona bianca.

Il monitoraggio segnala una diminuzione dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione (5.903 vs 7.070 della settimana precedente). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). Mentre è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 45%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%).

A fronte di questo quadro, le indicazioni degli esperti non cambiano. “Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”, ammoniscono.

Mentre la variante Delta rappresenta la quasi totalità dei casi in Italia, “è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.