Malaria, 30 anni di ricerca dietro il vaccino per i bimbi

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Quello raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità “è il primo e unico vaccino contro la malaria con il quale è stata dimostrata in importanti studi clinici a lungo termine una significativa riduzione della malaria nei bambini”. Lo sottolinea Gsk, evidenziando che il vaccino anti-malaria è il risultato di oltre 30 anni di ricerca condotta dall’azienda.

“Gsk è orgogliosa che il nostro innovativo vaccino contro la malaria, sviluppato nel corso di decenni dai nostri team e partner, possa ora essere messo a disposizione dei bambini dell’Africa subsahariana e altre regioni con trasmissione della malaria da moderata ad alta”, ha commentato Thomas Breuer, Chief Global Health Officer, Gsk. “Questa decisione storica tanto attesa può rinvigorire la lotta contro la malaria nella regione in un momento in cui i progressi nel controllo della malaria sono in stallo. Sia le prove del mondo reale che i dati degli studi clinici mostrano che il vaccino, insieme ad altre misure di prevenzione della malaria, ha il potenziale per salvare centinaia di migliaia di vite”.

In previsione della decisione e di un’estensione d’uso oltre i programmi pilota in Malawi, Kenya e Ghana, Gsk sta lavorando con i partner per sviluppare soluzioni per garantire un accesso equo e a lungo termine al vaccino per le persone che ne hanno bisogno. L’azienda si è impegnata a donare fino a 10 milioni di dosi da utilizzare nei progetti pilota e a fornire fino a 15 milioni di dosi all’anno, seguendo una raccomandazione e un finanziamento per un uso più ampio”.

È in corso anche un trasferimento di prodotto, compreso il trasferimento di tecnologia per la produzione di antigeni a lungo termine, con Bharat Biotech dell’India. Gsk ora lavorerà a stretto contatto con partner, finanziatori e governi per supportare la fornitura aggiuntiva del vaccino e si è impegnata a rendere disponibili i 15 milioni di dosi annuali a non più del 5% in più del costo di produzione.

Ad agosto, i dati di uno studio su 6.000 bambini della London School Hygiene and Tropical Medicine, pubblicati sul New England Journal of Medicine, hanno mostrato che dopo tre anni la combinazione di somministrazione stagionale di antimalarici e vaccinazione ha ridotto gli episodi clinici di malaria, i ricoveri ospedalieri con malaria grave e le morti per malaria di circa il 70% rispetto alla sola terapia antimalarica stagionale. “Questi dati indicano che l’impatto della vaccinazione può essere aumentato per ridurre ulteriormente la mortalità, specialmente se combinato con altri interventi di controllo della malaria raccomandati in un contesto stagionale”.

Dal lancio dei programmi pilota contro la malaria nel 2019, 3 paesi (Ghana, Kenya e Malawi) hanno guidato l’introduzione del vaccino in aree selezionate di trasmissione della malaria da moderata ad alta, raggiungendo più di 800.000 bambini con almeno 1 dose del vaccino. Ad oggi sono state somministrate più di 2,3 milioni di dosi di vaccino. La domanda comunitaria per il vaccino è forte e le prove dimostrano che può essere efficacemente erogato attraverso la piattaforma di vaccinazione infantile di routine.

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