Covid, Rt in lieve aumento ma cala incidenza

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Scende ancora l’incidenza di Covid-19 in un’Italia tutta in zona bianca, mentre resta sotto 1 ma è in lieve aumento l’indice di contagiosità Rt. I dati che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Covid ‘fotografano’ una situazione in cui il virus sembra aver allentato la presa sul Paese.

Ma vediamo i dati: è in diminuzione l’incidenza Covid settimanale a livello nazionale: 29 per 100.000 abitanti (08/10/2021 –14/10/2021) contro 34 per 100.000 abitanti (01/10/2021 – 07/10/2021), dati flusso ministero Salute. L’incidenza si trova dunque ben al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento, ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Nel periodo 22 settembre – 5 ottobre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,82 – 0,87), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (quando era 0,83). L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero ha un Rt di 0,83 (0,78-0,88).

Dagli ospedali arrivano buone notizie. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute). Mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 4,3%.

Sono tre questa settimana le Regioni classificate a rischio moderato: Marche, Molise e Valle D’Aosta. Le restanti sono a rischio basso. Il monitoraggio segnala una diminuzione del numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.551 vs 5.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). Inoltre è stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Diminuisce la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (19% vs 21%).

A fronte di questi dati, gli esperti tornano a sottolineare come una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

Quanto alla tipologia di virus, la variante Delta continua a rappresentare la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea e, ricordano gli esperti, è associata ad una maggiore trasmissibilità. Pertanto “è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

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