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Senza vaccini 2,7 mln over 50, i numeri della terza dose

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Nel pieno dell’autunno emerge qualche problema sul fronte dei vaccini anti-Covid: scendono ancora i nuovi vaccinati (-39,6%), mentre negli over 60 si riduce efficacia vaccino sulla malattia grave: dunque, calcola la Fondazione Gimbe, entro fine anno la terza dose sarà necessaria per quasi 12 milioni di persone.

Rispetto alle persone ancora da vaccinare, si legge nell’ultimo monitoraggio, preoccupano in particolare gli oltre 2,7 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione e gli oltre 1,3 milioni nella fascia 12-19 che riducono la sicurezza nelle scuole.

Cosa fare, allora? Il “lieve ma progressivo calo dell’efficacia vaccinale impone di accelerare sulla terza dose: 3,7 milioni di persone già nella platea a cui entro fine anno si aggiungeranno 7,4 milioni di over 60 e circa 748 mila under 60 vaccinati con Johnson & Johnson”, calcolano gli esperti.

Ma vediamo tutti i dati sui vaccini: forniture. Al 3 novembre (aggiornamento ore 06.13) risultano consegnate 99.784.168 dosi: in assenza di nuove forniture per la terza settimana consecutiva si riducono le scorte di vaccini a mRna, che si attestano a quota 9,9 milioni di dosi. “La necessità di accelerare la somministrazione delle terze dosi e la progressiva estensione della platea dei candidati alla dose booster – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – richiedono un numero consistente di dosi: per questo è fondamentale conoscere il piano delle forniture per i prossimi mesi, di cui al momento non esistono dati ufficiali”.

Al 3 novembre (aggiornamento ore 06.13) il 78,7% della popolazione (n. 46.656.290) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+130.795 rispetto alla settimana precedente) e il 75,7% (n. 44.864.608) ha completato il ciclo vaccinale (+357.441). In calo del 5,1% nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 1.066.374), con una media mobile a 7 giorni di 134.604 dosi/die.

Dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre, il numero dei nuovi vaccinati nelle ultime due settimane è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%). Dei 144.258 nuovi vaccinati nella settimana 25-31 ottobre il 76,2% appartengono a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa.


Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce di età: dal 97,1% degli over 80 al 73,5% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, gli incrementi sono sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,6% nella fascia anagrafica 12-19, dello 0,4% nelle fasce anagrafiche 20-29 e 30-39, dello 0,3% nella fascia 40-49, dello 0,2% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,1%.

C’è poi la questione ‘terza dose’. Negli over 60 l’efficacia del vaccino sulla malattia grave si conferma molto elevata, ma in lieve e progressiva diminuzione. “Indipendentemente dal livello degli anticorpi circolanti – commenta il presidente Nino Cartabellotta – questi dati confermano le indicazioni alla dose booster alle categorie a rischio identificate dal ministero della Salute e la necessità di accelerarne la somministrazione”. In particolare, la platea vaccinabile con la terza dose ad oggi è costituita da 883.460 persone per la dose aggiuntiva e da 5.131.130 persone per la dose booster, escluse quelle under 60 anni che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson.

Al 3 novembre sono state somministrate 1.691.819 terze dosi di cui 277.975 dosi aggiuntive e 1.413.844 dosi booster, con una media giornaliera di 39 mila somministrazioni. Il tasso nazionale di copertura vaccinale per le dosi aggiuntive è del 31,5% con nette differenze regionali: dall’1,8% della Valle D’Aosta al 99,1% della Toscana. La copertura nazionale con dose booster è invece del 27,6% anche qui con notevoli differenze tra le Regioni: dal 10,2% della Calabria al 67,1% del Molise.

Sulla base della platea vaccinabile con dose booster restano ancora da somministrare, ad oggi, oltre 3,71 milioni di dosi, alle quali si aggiungeranno progressivamente gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale nei mesi di maggio e giugno: in particolare entro fine anno saranno 7,4 milioni i candidati alla terza dose, pari a circa 800.000 somministrazioni settimanali.

A questi vanno aggiunti circa 748 mila under 60 vaccinati con Johnson&Johnson, per un totale di oltre 12 milioni di persone da coprire con la dose di richiamo. “Anche se questi numeri potrebbero essere leggermente sovrastimati – conclude Cartabellotta – in quanto includono anche i vaccinati che nel frattempo hanno contratto l’infezione o sono deceduti, è indispensabile accelerare la somministrazione delle terze dosi, che implica una grande sforzo organizzativo. Infatti, per mantenere questo ritmo, con la chiusura di numerosi grandi hub vaccinali, accanto alla prenotazione volontaria, è fondamentale implementare strategie di chiamata attiva con il coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie”.

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