Libri e salute, i vincitori del Premio Zanibelli

Zanibelli
Aboca banner articolo

E’ tornato a ‘popolarsi’ ieri sera Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, per la cerimonia nella quale sono stati proclamati i vincitori della IX edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli, “La parola che cura”. Un concorso letterario promosso da Sanofi che mette al centro il valore della narrazione come strumento terapeutico e sociale, per sensibilizzare la comunità sui temi della sanità, della salute e della prevenzione.

“Un connubio, quello tra letteratura e salute, importante”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, aprendo la serata, quest’anno in presenza dopo l’edizione digitale dello scorso anno. “Le vite hanno bisogno di cura, anche di quella immateriale”. Oggi viviamo una situazione diversa rispetto solo a un anno fa, “ma dobbiamo mantenere i piedi per terra – ha ammonito il ministro – Guai a pensare che la battaglia sia vinta“. E’ grazie alla scienza se stiamo chiudendo “la stagione più difficile. Ora però dobbiamo insistere. Il Paese è all’altezza della sfida. Ringrazio le donne e gli uomini che hanno risposto all’appello facendo i vaccini. Ora lavoreremo sulla terza dose”, ma deve restare alta la capacità di cooperazione e di comunicare, ha concluso il ministro.

Il Premio, nato nel 2013 in ricordo di Angelo Zanibelli, ha conseguito quest’anno il più alto tasso di partecipazione mai registrato, con ben 109 opere e 17 opere inedite iscritte alla competizione, consolidando il suo posizionamento come punto di riferimento in ambito sanitario e letterario.

La giuria, presieduta da Gianni Letta e composta da personalità di spicco del mondo della politica, della sanità, del giornalismo e della cultura, ha selezionato le Opere edite e inedite meritevoli di quest’anno.

Ma veniamo ai vincitori. Ad aggiudicarsi il premio Opere edite di questa edizione sono “Il fuoco interiore” di Alberto Mantovani (ed. Mondadori) per la sezione Ricerca e sviluppo, “Io… sono stata amata” di Antonella Pieri (ed. Grafikamente) per la sezione Salute e innovazione e “La pancia lo sa” di Silvio Danese (ed. Sonzogno) per la sezione Prevenzione e Cronicità. I temi spaziano da quelli più legati alla salute e alla ricerca come il processo di infiammazione alla base di molte malattie e il ruolo di stomaco e intestino per il benessere psico fisico di ognuno di noi a temi della sfera più sociale come l’adozione e il delicato ruolo dei genitori.

Per quanto riguarda la categoria Opere inedite, tra le 17 candidate si è aggiudicato il premio “Tutta colpa dello stress” di Gabriele Colombini, che racconta la sua storia con la sclerosi multipla, guadagnandosi la pubblicazione e la distribuzione dell’opera a cura della casa editrice Rizzoli.

Un novità rispetto alle edizioni precedenti è stato il coinvolgimento della community di BookClub virtuali su Instragram, volta ad accogliere la crescente presenza sui social di nuove generazioni di lettori. Il concorso ha promosso il confronto sui social tra i giovani appassionati di libri grazie a due bookgrammer d’eccezione come Marta Perego e Petunia Ollister che hanno ufficializzato durante la cerimonia la Menzione speciale assegnata dal pubblico di Instagram all’opera “L’eredità dei vivi” di Federica Sgaggio (ed. Marsilio) che è la storia di una donna, di una famiglia, ma anche la storia di una lotta per attraversare i cambiamenti, per godere dei propri diritti, per avere la vita che si desidera avere.

“In un contesto di ripresa dall’emergenza economico-sanitaria – ha detto durante la cerimonia di premiazione Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi – il Premio di quest’anno rappresenta il naturale proseguimento del nostro costante impegno nel promuovere e valorizzare le tematiche legate alla salute e al benessere. La grande partecipazione riscontrata in questa edizione e il coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso i Bookclub virtuali rappresentano un terreno fertile per sviluppare una rinnovata coscienza collettiva intorno al ruolo cruciale che rivestono attualmente i temi della salute e della cura delle persone.”

La Giuria del Premio ha poi voluto dedicare quest’anno un’attenzione speciale al mondo dell’infanzia particolarmente colpita dalla pandemia, assegnando due menzioni speciali nell’ambito delle opere edite a: “Covì il cattivissimo” di Maria Teresa Madia (ed. Pubblisfera), un racconto illustrato del coronavirus dedicato ai più piccoli e “Storie di incredibile felicità” di Daniela Fiore e Gabriele Manzo (ed. Infinito) che raccoglie le storie dei ragazzi nel reparto di Oncologia dell’ospedale Gemelli.

Come ogni anno la Giuria ha inoltre identificato e premiato il Personaggio dell’anno in ambito sanitario. Il premio quest’anno è stato assegnato a Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, per l’incessante impegno mostrato nella lotta contro il Covid-19.

Il premio speciale La parola che cura è stato assegnato all’associazione nazionale Respiriamo Insieme per il progetto “Ho l’asma e faccio sport” per il suo impegno a rompere i pregiudizi del vivere con una patologia cronica ed invalidante come l’asma grave che limita il vivere quotidiano in qualsiasi ambiente lavorativo, scolastico e sportivo.

Infine l’ultimo riconoscimento del Premio Zanibelli: il premio Giovani “Il valore del partenariato pubblico-privato” è stato assegnato a un giovane neolaureato in materie economico giuridiche per il suo elaborato. Il giovane avrà l’opportunità di svolgere uno stage di sei mesi presso la direzione Public Affairs di Sanofi e di lavorare in questo specifico ambito.

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.