Rivedere l’elenco dei farmaci prescrivibili solo in ospedale, in vista del debutto delle Case della salute. Una strategia per ‘arricchire’ l’armamentario a disposizione dei medici del territorio e rendere in questo modo la nuova sanità territoriale davvero più vicina ai bisogni dei cittadini. Ne abbiamo parlato con Paola Minghetti del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano.
La nuova sanità post-Covid prevede, infatti, un profondo restyling dei servizi territoriali. Ma come fare in modo che strutture come le Case della salute non restino scatole vuote? “E’ una sfida importante, perché abbiamo imparato durante Covid che abbiamo bisogno di una medicina territoriale molto più forte e disponibile”, dice Minghetti.
“Le Case della salute possono essere un ottimo sistema”, ma per non creare una struttura vuota “è importante che siano collegate con le strutture esistenti, dai medici di medicina generale agli infermieri, alle farmacie sul territorio. Altro aspetto importante – spiega – è che i medici che vi operano possano avere un armamentario importante a loro disposizione”. Questa, insomma, potrebbe essere l’occasione per “rivedere l’armamentario terapeutico in mano al medico del territorio”.
Continueremo ad approfondire il tema durante l’evento dedicato il 03/12/2021 alle ore 11:00.
Guarda ora l’intervista di apertura del progetto: ” Cure di prossimità per una sanita più equa e sostenibile”
