Dolore, manifesto in 10 punti per combatterlo

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Dieci punti, dieci emergenze, dieci diritti non più rimandabili su cui Siaarti richiama l’attenzione tempestiva di istituzioni centrali e regionali, professionisti della sanità cittadini e pazienti. Questo è Oltre il dolore, manifesto sociale contro la sofferenza, presentato in un evento pubblico.

“Un milione di italiani soffre oggi di dolore cronico severo e noi non possiamo accettare che le criticità nelle vite quotidiane di questi cittadini siano dimenticate”, ha detto Antonino Giarratano, presidente dei rianimatori Siaarti. “Abbiamo deciso di presentare un Manifesto concentrato sul diritto irrinunciabile dei cittadini alla terapia del dolore, perchè intendiamo – insieme a tante società scientifiche – alzare il livello di attenzione sociale, istituzionale e organizzativo verso una condizione diffusa e drammatica di sofferenza”.

Le 10 azioni identificate nel Manifesto sono:

1) accesso alla terapia del dolore: un diritto esigibile;

2) un diritto diffuso e omogeneo;

3) un diritto correttamente dimensionato;

4) un diritto senza attese;

5) un diritto per le maggiori fragilità;

6) un diritto assicurato da competenze multidisciplinari;

7) un diritto basato sulla ricerca;

8) un diritto supportato dalle tecnologie digitali;

9) un diritto monitorato;

10) un diritto comunicato.

Il documento è stato messo a punto in alcuni mesi di dialogo ed approfondimento da un board di esperti Siaarti coordinato da Franco Marinangeli e Arturo Cuomo, di cui facevano parte Silvia Natoli, Gabriele Finco, Rym Bednarova ed Alessandro Vittori.

Il Manifesto è stato condiviso, firmato e sostenuto da un vasto team di sottoscrittori composto da associazioni dei cittadini ed altre società scientifiche. “Il valore di questo Manifesto è nella capacità di veicolare informazioni importanti per i cittadini alle prese con il dolore cronico, ed è in linea con quanto negli anni abbiamo promosso con le nostre campagne sul tema. Il primo obiettivo è informare i cittadini sulla legge 38/2010, che è ancora poco conosciuta da due persone su tre, e fare in modo che essa sia applicata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

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