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Draghi: Vaccini per proteggere noi stessi e l’economia

Mario Draghi
Gilead

L’inverno sta arrivando, e i numeri della pandemia peggiorano in tutta Europa. Non può non tenerne conto il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto stamani alla Camera in vista del Consiglio Ue. Ancora una volta il premier fa il punto della situazione, sottolineando senza mezzi termini – e con l’aiuto dei numeri – l’importanza dei vaccini contro Covid-19 per salute ed economia italiana.

“Come dimostra un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose”, ha ricordato Draghi.

“Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora”, rivendica Draghi. “L’insorgenza della variante Omicron dimostra, ancora una volta, l’importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni. Non saremo davvero protetti finché i vaccini non avranno raggiunto tutti”.

Per contrastare la quarta ondata di Covid, “dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri“. Certo, gli ultimi numeri della pandemia non si possono ignorare: si prepara una stagione difficile. “L’arrivo dell’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia”, ribadisce Draghi.

“I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, all’interno dell’Unione Europea, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in cresciuta”. Ma “i dati di oggi descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629″, evidenzia Draghi.

A fare la differenza sono stati i vaccini. “Nell’arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone – e oltre 300 milioni in tutta l’Unione Europea. È una mobilitazione imponente, per cui voglio ringraziare il Servizio Sanitario Nazionale, la Struttura del Commissario per l’emergenza Covid-19, la Protezione Civile, tutti i cittadini”.

“Oggi in Italia più dell’85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto – e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile”.

Proprio l’emergere della variante Omicron ha ricordato a tutti che dalla pandemia si esce solo insieme. “I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri. Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione”.

“L’Unione Europea – ricorda il premier – ha dichiarato di voler donare 357 milioni di dosi e ne ha già consegnate 134 milioni, principalmente tramite il meccanismo Covax. L’Italia ha allocato 48 milioni 250 mila dosi e ne ha già consegnate 15 milioni tramite Covax. Dobbiamo accelerare le consegne e dobbiamo aiutare i Paesi beneficiari a superare i problemi logistici e migliorare la capacità di somministrazione”.

Occorre fare di più, e presto, avverte Draghi. Ebbene, proprio il Consiglio Europeo al via da domani “sarà l’occasione per confrontarsi in vista del Vertice con l’Unione Africana a febbraio. Dobbiamo rafforzare i rapporti con i Paesi africani in ambito multilaterale e con partenariati responsabili e paritari. Tra i temi prioritari ci sono gli investimenti per affrontare la transizione ecologica e la campagna di vaccinazione anti-Covid, che in Africa procede con molte difficoltà. Il Governo auspica che la Commissione e gli Stati membri approvino un pacchetto di misure per l’Africa, anche per accelerare la produzione in loco di vaccini”.

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